BORGO MANTOVANO– All’ospedale di Borgo Mantovano arriva la musicoterapia per i malati di Parkinson. Si tratta della seconda più comune sindrome neurodegenerativa dopo la malattia di Alzheimer. Coinvolge l’1 per cento della popolazione con più di 60 anni e il 4 per cento delle persone con più di 80 anni (nei paesi industrializzati). È caratterizzata da sintomi motori (tremore a riposo, rigidità, bradicinesia, perdita di equilibrio) e cognitivi (vengono molto spesso colpite le funzioni esecutive e legate all’attenzione).
La terapia principale per i disturbi motori è di tipo farmacologico. È sempre più frequente, però, il ricorso a terapie alternative, fra le quali appunto gli interventi con l’utilizzo della musica e del ritmo. In letteratura sono già presenti molti articoli e revisioni che ne dimostrano l’efficacia per il miglioramento delle funzioni motorie e cognitive. Da qui l’iniziativa promossa dalla struttura di Riabilitazione Specialistica, diretta da Monica Manfredini.
Attraverso l’utilizzo di esercizi ritmici e basati sulla musica si prevede il miglioramento di alcuni aspetti motori e cognitivi: l’andatura, la velocità, la coordinazione, l’attenzione selettiva e divisa, la memoria di lavoro, le funzioni esecutive.
L’attività si svolgerà nel corso di incontri di gruppo a ciascuno dei quali parteciperanno un massimo di 5-6 pazienti con diagnosi di malattia di Parkinson o parkinsonismo, selezionati dal personale del reparto di Riabilitazione Cardiorespiratoria. Gli incontri si terranno nell’ambulatorio di terapia occupazionale del presidio ospedaliero, a partire da settembre. Saranno cinque, della durata di 60 minuti (dalle 11 alle 12), e avranno cadenza settimanale. In campo neuropsicologhe, terapista occupazionale, fisioterapista che potranno avvalersi di tamburi, cembali, legnetti, campanellini e altri strumenti.
Sono previsti esercizi strumentali e vocali, momenti di rilassamento e di discussione. Ai pazienti saranno proposti questionari di valutazione del benessere generale all’inizio e alla fine del corso. Saranno inoltre sottoposti a una visita neuropsicologica iniziale e finale in modo da evidenziare i cambiamenti intervenuti.