MANTOVA – La scorsa estate i carabinieri avevano trovato 239 auto intestate a suo nome: G.N le sue iniziali, mantovano di 84 anni, parrucchiere e commerciante di auto usate. Duecentotrentanove auto, assolutamente non da collezione, che non sono mai state rivendute ufficialmente ma di fatto sono state utilizzate da clandestini e pregiudicati un po’ in tutta Italia. Gli stranieri irregolari sul territorio nazionale hanno infatti facilmente mascherato i loro spostamenti mentre i malviventi si sono mossi più facilmente utilizzando un’auto intestata a un altro. Una cosiddetta “testa di legno” dunque come si dice in gergo, secondo l’accusa, il parrucchiere mantovano che militari del nucleo operativo radiomobile avevano denunciato l’uomo per “falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato continuati”.
Da allora ad oggi i carabinieri hanno scoperto altre 72 auto fantasma. Oggi hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica di Mantova, nei confronti dell’uomo sempre con la medesima accusa.
Secondo quanto ricostruito l’anziano con questa attività illecita di intestazione di auto fantasma ha generato un ingiusto profitto di oltre cinquantamila euro a seguito del mancato versamento all’erario dei contributi previsti per il bollo auto e di voltura.
Contestualmente è stato emesso il provvedimento del c.d. “blocco anagrafico”, notificato sia al Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) e all’Ufficio Motorizzazione, per impedire all’indagato futuri passaggi di proprietà di auto/motoveicoli. Delle 311 auto che l’uomo si è intestato, circa 200 non sono però più in circolazione in quanto sono state confiscate nel momento in cui sono state scovate dalle forze dell’ordine e poi radiate dal pubblico registro automobilistico.