MANTOVA – Anva Confesercenti si dice rammaricata, delusa e sconfortata per la decisione del Comune di Mantova di spostare nuovamente il mercato nella zona del Te, al fine di contenere un aumento di contagi da Covid nella nostra città. Questa mattina l’associazione è stata convocata in Comune per prendere visione della decisione della giunta. “Esprimo il rammarico, la delusione e lo sconforto della categoria – dice il presidente Nasi – per la decisione e la valutazione assunte. Siamo consapevoli della situazione difficile e di escalation dei contagi. Sono altrettanto evidenti le notizie spesso contrastanti delle autorità competenti in materia”.
Nasi ribadisce che in merito alla sicurezza, “era ed è il primo pensiero che abbiamo per noi, per i nostri collaboratori e l’utenza, tanto che la categoria fino a oggi si è ben comportata. Abbiamo rispettato i protocolli con le diverse flessibilità concesse nei vari momenti. Non ricordo di segnalazioni o assembramenti significativi nei mercati, men che meno di comportamenti come visto in altri video apparsi sui social”.
“All’incontro ci è stato illustrato – fanno sapere dall’Associazione – il quadro interpretativo degli esperti del Comune, la decisione è stata presa per prevenire una escalation di contagi che oggi la nostra provincia, rispetto ad altre realtà, però non ha. Ci è stato detto che l’alternativa allo spostamento al Te sarebbe stata la sospensione dello svolgimento del mercato settimanale e che la prospettiva a oggi è di un periodo non quantificabile, dalle previsioni del Governo sul numero dei contagi”.
“Non è facile accettare questa decisione – aggiunge Nasi – ci aspettavamo dalle autorità interventi puntuali e circoscritti alle situazioni dove le regole non vengono rispettate, anziché un intervento così invasivo come lo spostamento in un momento di grande difficoltà per le imprese”. Infine Nasi ha chiesto e ottenuto che l’area del Te sia già da giovedì prossimo adeguata a standard normali di lavoro compresi i controlli sugli assembramenti. Il Sindaco ha comunque rassicurato gli esercenti: il mercato ha il suo cuore nel centro storico e non al Te, e rimarrà lì solo per il momento di emergenza.