MANTOVA – Tavolo sul trasporto pubblico locale questo pomeriggio in Provincia, presenti i rappresentanti degli studenti, il Presidente Carlo Bottani, e i rappresentanti di Tpl e Apam.
“Siamo molto soddisfatti di com’è andato il confronto – spiega Pietro Casari, rappresentante di istituto – c’è stato un bel dialogo, “armonia” l’ha chiamata il presidente Bottani, tra TPL, Apam e Provincia e tra di loro e noi. Eravamo e siamo preoccupati per la proroga del contratto per altri due anni e per le conseguenze che questo comporterà, ma ci hanno rassicurato che saranno studiate e messe in campo tutte le azioni possibili per contrastare gli eventuali disagi dei prossimi anni.
Noi continuiamo a credere che sia necessario rifare la gara, non perchè non vogliamo Apam, ma perchè visto che l’attuale contratto è del 2012 credo che i tempi siano un po cambiati e che sia necessario adeguare il contratto e anche i contributi che dovrebbero arrivare al gestore”.
Il trasporto pubblico viene sovvenzionato per il 70% da fondi pubblici, ma la Regione, prorogando il contratto senza una gara ha messo in difficoltà Apam che aveva più volte segnalato che i fondi a disposizione non bastavano.
“Avevamo chiesto anche la presenza della Regione ed in particolare dell’assessore Lucente – prosegue Casari – ma oggi non c’era, il Presidente Bottani ci ha promesso un incontro, speriamo sia presto, perchè a questo punto, visto quello che TPL, Apam e Provincia stanno facendo tutto quello che possono, l’unica che può dare risposte e mettere risorse è davvero solo la Regione e noi continueremo a chiederle un impegno maggiore”.
Intanto il 19 aprile è prevista una manifestazione “Scenderemo in piazza con il mondo studentesco – conclude Casari – abbiamo creato un bel gruppo, ieri abbiamo fatto un sondaggio in vista del tavolo di oggi per avere segnalazioni di disservizi e in pochissimo tempo ci hanno risposto 1.600 persone c’è molto movimento e attenzione verso le problematiche che viviamo da qui l’idea di scendere in piazza per manifestare contro i disservizi del trasporto pubblico locale, il caro gite, la mancanza di spazi per i giovani e le infrastrutture mancanti e decadenti.
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