Apindustria sposa lo sviluppo sostenibile: il 2020 sarà l’anno dell’economia circolare

Il pubblico delle iniziative realizzate lo scorso anno

MANTOVA – Un 2020 dedicato allo sviluppo sostenibile e ad una produzione che guardi non solo degli aspetti produttivi ma anche al fine vita del prodotto: questi i propositi per il nuovo anno di Apindustria che già aveva dato il via a questo progetto con “Fai circolare l’economia”, iniziativa promossa con l’azienda associata Seprim e l’Istituto Enrico Fermi che ha visto la partecipazione di una quarantina di aziende e di circa 200 ragazzi.

L’economia circolare parla del nostro futuro anche se ci sono molte aziende già attive in questa direzione – spiega Elisa Govi, presidente di Apindustria Confimi Mantova – noi stiamo lavorando per offrire strumenti alle imprese che stanno ancora ragionando su come far sì che i loro prodotti e servizi siano sostenibili. L’economia circolare – ha precisato – va vista come un investimento”. Ecco, dunque che nel 2020 arriveranno sportelli dedicati, incontri gratuiti di orientamento, visite aziendali nonchè momenti di confronto tra gli operatori: una sorta di hubdi idee, stimoli e suggerimenti per il futuro.

“L’obiettivo è ragionare sul futuro partendo dal presente e senza dimenticare la forte tradizione di attenzione al prodotto, all’ambiente e alla qualità delle piccole e medie industrie – ha continuato il direttore Apindustria Giovanni Acerbi -, vorremmo creare una sorta di biblioteca di case-history interessanti, perché se si impara molto dagli errori ci si deve ispirare alle esperienze di successo”. Un progetto che vedrà ancora una volta Seprim come partner che, come spiegato Andrea Parma, lavorerà nella direzione ecosostenibile e di riduzione dell’impatto ambientale, perchè “La sostenibilità va misurata altrimenti si corre il rischio di mettere in atto processi e innovazioni che sembrano avere effetti importanti dal punto di vista dell’impatto ambientale e non è così”.