POGGIO RUSCO – Durante la Seconda Guerra Mondiale, Poggio Rusco assunse un ruolo strategico per la sua posizione. Gli Alleati avanzavano verso il Po e la Germania lungo la direttrice Bologna – Verona. Negli ultimi giorni del conflitto ecco concretizzarsi l’Operazione Herring, che ebbe luogo dal 20 al 23 aprile del 1945. In questa missione 226 paracadutisti del neo Esercito Italiano furono lanciati per proteggere strutture ed edifici e favorire l’avanzata Alleata; morirono 14 militari e 2 civili. La tragedia si consumò presso “Cà Bruciata” di Dragoncello.
Fu l’ultimo lancio di guerra compiuto dallo Squadrone Folgore e dalla Centuria Nembo per contribuire alla liberazione del nord Italia.
E oggi, quando mancano pochi giorni al 25 aprile Festa della Liberazione, Poggio Rusco ha voluto ricordare il 78° anniversario dell’Operazione Harring. Lo ha fatto questa mattina con il lancio commemorativo da un elicottero di 12 paracadutisti del 185^ Reggimento Paracadutisti RAO Folgore e del 183^ Reggimento Paracadutisti Nembo, eredi degli eroi della Herring. Questi hanno fatto rivivere le emozioni di quella operazione con i mezzi moderni.
“Un evento molto sentito a cui ha partecipato il Consiglio comunale dei ragazzi con il suo sindaco Siria Costanza in rappresentanza di tutti i giovani a cui deve passare il testimone della memoria – ha dichiarato il sindaco di Poggio Rusco Fabio Zacchi – E’ importante infatti che venga fatto capire alle giovani generazioni il sacrificio di questi militari grazie anche ai quali oggi possiamo avere un Italia libera e democratica. Un sacrificio quello dell’esercito italiano che troppo spesso tra l’altro non viene adeguatamente ricordato”.
La giornata è proseguita con la visita a Ca’ Bruciata e al Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po a Felonica.
Prossimo appuntamento domenica 23 aprile alle ore 9,30 a Dragoncello per la cerimonia con gli onori e la santa messa in ricordo dei Caduti.
