AqA vince un bando per la produzione di bio-polimeri dai fanghi di depurazione

MANTOVA – Dai fanghi di depurazione, un polimero, anzi un bio-polimero.
A questo progetto lavoreranno un pool di enti e imprese che, insieme ad AqA, gruppo Tea, si sono aggiudicati un bando del programma LIFE (“CROSS-LIFE”- CROtonic acid from Sewage Sludge) del valore di quasi 5 milioni di Euro. I partner sono, oltre al gestore idrico mantovano, le università di Bologna e Pavia, B-Plas sbrl, Unigrà srl e Vinavil spa.
“Esempio concreto di economia circolare e simbiosi industriale, sono stati i fattori premianti nella valutazione dell’iniziativa.  Dai fanghi di depurazione, forniti e lavorati per parte industriale dall’azienda alimentare Unigrà  e di derivazione civile da AqA, si ricaverà acido crotonico, attualmente ottenuto al 100% da fonti fossili, impiegato in vari settori, tra i quali quello dei materiali adesivi. Il tutto, senza consumare nuove risorse e riducendo di quasi tre volte l’impronta ecologica rispetto al tradizionale processo fossile” spiega una nota di Tea.
I siti per la sperimentazione sono due: Unigrà (fanghi industriali) e il depuratore di Gonzaga, fanghi civili, gestito da AqA, dove verrà ricavata un’area dedicata al progetto pilota. Il depuratore di Gonzaga ospiterà infatti il modulo per la produzione di PHA, che sarà interconnesso ai comparti e ai macchinari della linea fanghi già presente. Questo modulo sarà composto da un’unità HTC (carbonizzazione idrotermale), un’unità di fermentazione acidogenica, un’unità di ispessimento e filtrazione, un’unità di fermentazione aerobica e da un’unità di disidratazione. Il modulo PHA tratterà il 100% della produzione di fanghi di supero del depuratore di Gonzaga, con l’obiettivo di ridurre i costi di smaltimento ottenendo al tempo stesso un flusso di materia prima seconda utile per l’industria chimica.
Le due aziende, lato loro, otterranno una sensibile riduzione dei volumi di fanghi da avviare a smaltimento, mentre il prodotto ottenuto servirà a Vinavil per esplorarne l’applicazione nei materiali adesivi, introducendo nel mercato il primo additivo derivante totalmente da fanghi di depurazione” conclude la nota.