ASOLA – Impegnati nei servizi di controllo del territorio finalizzati al rispetto delle normative introdotte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e le relative ordinanze della Regione Lombardia, i Carabinieri della Stazione di Asola, nel pomeriggio di sabato 21 novembre, hanno provveduto alla chiusura per sette giorni, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. del Bar Caffè MaMò in via Belfiore ad Asola.
L’attenzione dei militari si era concentrata su quella attività dopo diverse segnalazioni che riferivano del mancato rispetto, da parte dell’attuale gestione, delle normative finalizzate alla prevenzione del contagio da Covid-19, creando nei cittadini asolani molta preoccupazione.
Per questa ragione, i Carabinieri di Asola, nel pomeriggio del 13 Novembre, durante un mirato servizio perlustrativo, avevano appurato che nel classico orario dell’aperitivo, la gestione di quel locale aveva servito da bere sul posto a cinque clienti, non rispettando le vigenti normative anticovid. I clienti in parola, che stazionavano davanti al bar, erano perfettamente consapevoli che quel comportamento, di fatto, stava creando una turbativa dell’ordine pubblico, mettendo in pericolo la salute dei cittadini.
Per quanto accertato erano stati tutti sanzionati con ammende complessive per 2.400 euro.
I Carabinieri di Asola quindi hanno avanzato al Questore di Mantova, Paolo Sartori, una circonstanziata proposta di sospensione dell’attività commerciale per “volontarie violazioni alle disposizioni governative finalizzate alla prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19 che ha creato elevato allarme sociale nella popolazione residente”.
Pertanto, il Questore Sartori, valutata la proposta dalla Stazione Carabinieri di Asola e rilevata l’evidente fonte di concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza dei cittadini, ha decretato in emergenza la sospensione dell’attività per giorni 7.
L’articolo 100 del TULPS stabilisce quindi che il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, come in questo caso, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.
Qualora si dovessero ripetere i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata.
Si tratta di un potere discrezionale oggettivo che valuta non solo la pericolosità effettivamente riscontrata, bensì anche elementi solo potenzialmente idonei a far concludere la pericolosità per la collettività, per l’ordine pubblico ed il buon costume assumendo, quindi, una funzione preventiva finalizzata ad evitare situazioni di pericolo.
Pertanto, basta una situazione di pericolo potenziale ed oggettivo per legittimare l’adozione di simili provvedimenti, sempre suffragati da specifica attività di polizia giudiziaria.
Sono 3 i locali che sono stati fino ad oggi destinatari dell’articolo 100 T.U.L.P.S. ad Asola per motivi di ordine e sicurezza pubblica frutto di una continua e sinergica collaborazione fra le istituzioni Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato.
Il lavoro della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, finalizzato al rispetto delle normative volte alla prevenzione del contagio da Covid-19, proseguirà nelle prossime settimane.
I carabinieri esortano i cittadini e i commercianti del territorio mantovano a non emulare simili gesti volontari, in quanto le conseguenze, in momenti di tensione come questi, rischiano di creare un elevato allarme sociale e turbative dell’ordine pubblico.