MANTOVA – “Lavoro, comunità, futuro. La funzione sociale della cooperativa”: questo il titolo e le parole chiave dell’assemblea provinciale di Confcooperative che si è tenuta questa mattina al Mamu.
117 le cooperative nel mantovano, 52 solo quelle del settore agroalimentare per la maggior parte appartenenti al lattiero caseario, 97 iscritte regolarmente nei ruoli, quasi 11mila soci, oltre 6mila occupati di cui 320 svantaggiati, oltre 1,7 miliardi di euro di giro d’affari: questi i numeri del territorio virgiliano al 31 dicembre 2023.
“Nel 2022 le cooperative mantovane erano 120, oggi 117, un trend in continua diminuzione come numero, ma continua salita come numero degli occupati, dei soci e del volume dei fatturati – spiega Fabio Perini, Presidente Confcooperative Mantova – il sistema è sano, ha saputo resistere in questi anni agli eventi nefasti, e non parlo solo del covid e della guerra, ma già dal 2012 con il terremoto che ha fortemente condizionato la cooperazione e il sistema economico mantovano, da allora ad oggi abbiamo dovuto strutturarci e questo ci ha permesso di superare anche la pandemia e i problemi legati ai conflitti”.
Da non dimenticare poi il problema del ricambio generazionale, dal quale nemmeno il mondo della cooperazione è immune ” Il grande tema è come attrarre i giovani e come favorire il ricambio generazionale – prosegue Perini – noi lo inseriamo all’interno di un contesto di comunità e questo può avvenire se creiamo dei sistemi che attraggono giovani e professionalità, oggi abbiamo necessità di attrarre competenze, il mondo della cooperazione ha una grande trasversalità tra i settori e questo può essere un vantaggio”.
Questa la fotografia nel mantovano, che rispecchia l’andamento nazionale “più che perdita di numeri di cooperative io parlerei di un percorso di concentrazione e integrazione – spiega Maurizio Gardini, Presidente Confederazione Cooperativa Italiane – un percorso virtuoso che permette di raggiungere dimensioni adeguate per i mercati di riferimento come quello agroalimentare, sociale e del lavoro, non crescono più le cooperative false, spurie. Sicuramente il periodo non è semplice, ma possiamo parlare di una sostanziale tenuta di tutti i comparti”.
Ma cosa vuol dire fare cooperazione oggi? “Significa mettersi insieme per avere più chance da giocarsi sul mercato – prosegue Gardini – ma anche rispondere ai nuovi bisogni, noi preferiamo non dire “raccogliere le sfide del mercato”, ma “leggere i bisogni e costruire risposte ai bisogni delle nostre comunità”. E’ quello che ci ha sempre contraddistinto, non c’è solo mutualità interna, ma anche esterna che permette di inserire la cooperativa nella comunità, così crescono sì le cooperative, ma anche il territorio”.
Comunità, cooperative, ma anche nuove tecnologie, come per esempio l’intelligenza artificiale. Come possono inserirsi e aiutare il mondo della cooperazione?
“Guai a vederle in contrasto – spiega Flavio Delbono, professore Economia Politica Università Bologna – non c’è nessun contrasto alla valorizzazione delle comunità e l’uso, non l’abuso, ma l’uso delle nuove tecnologie, di cui l’AI è una delle più importanti anche se ancora misteriosa”.
Riusciremo ad usarla nel modo giusto? O può essere un arma a doppio taglio? “Sappiamo dagli scienziati che potenzialmente il bene può diventare male – prosegue Delbono – ma sia l’Europa che le singole nazioni stanno guardando con attenzione ai possibili effetti collaterali, ancora una volta credo che sia da porre al centro la persona più che la funzione se facciamo questo troviamo anche i correttivi”.
Sicuramente i giovani possono avere più dimestichezza ed essere più attratti dall’intelligenza artificiale, può essere questo un modo per aiutare il ricambio generazionale? “Potrebbe essere un veicolo, non certo l’unico, dobbiamo mantenere e valorizzare l’aspetto identitario – conclude Delbono – a me piace molto il titolo dell’incontro di oggi, il ricambio generazionale è un problema per tutti, ci sono pochi giovani e all’interno di una compagine decrescente occorre essere attraenti e tutto ciò che può aiutare ben venga”.
Dopo i saluti delle autorità Il Prefetto, Gerlando Iorio, il presidente della Provincia, Carlo Bottani, l’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Beduschi, il Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi al via i lavori dell’assemblea al termine della quale è stato eletto il nuovo consiglio. Fabio Perini è stato riconfermato presidente con 85% dei voti favorevoli.
ELETTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
1 AIELLO Antonino (Lavoro e Servizi Csa) Servizi Ambiente
2 BENEDUSI Paolo (FedAgriPesca) Latteria Agricola di Quistello
3 BERGAMIN Gianni (FedAgriPesca) Caseificio La Motta
4 BINA Aldo (Federsolidarietà) P.G. Frassati
5 BULGARELLI Luciano (FedAgriPesca) Cantina di Quistello
6 BRIGHENTI Remo Paolo (FedAgriPesca) Latteria di Roverbella
7 CAMPAGNARI Tiziano (FedAgriPesca) Latteria Sociale Mantova
8 CARRA Paolo (FedAgriPesca) Consorzio Latterie Virgilio
9 CECCHIN Giorgio (FedAgriPesca) Caseificio S. Donato
10 CIMAROSTI Luca (Federsolidarietà) Fiordaliso
11 ERRERA Davide (FedAgriPesca) Comal
12 GHELLI Lauro (FedAgriPesca) Latteria Arrivabene
13 GORNI Luciano (Federcasse) CRA Rivarolo Mantovano Bcc
14 GORNI SILVESTRINI Gabriele (FedAgriPesca) Latteria S. Angelo
15 LUPPI Fabiano (FedAgriPesca) Latteria Venera Vecchia
16 MINELLI Andrea (FedAgriPesca) Latteria Gonfo
17 ODINI Cristian (FedAgriPesca) Caseificio Frizza
18 PEZZINI Stefano (FedAgriPesca) Latteria S. Pietro
19 RIGHI Manuela (Federsolidarietà) SolCo Mantova
20 SARZI Alessia (Federsolidarietà) Csa Servizi Assistenziali
21 SPAZZINI Arianna (Federsolidarietà) S. Lucia
22 ZAGHINI Renato (FedAgriPesca) Caseificio Europeo