Aumento prezzi materiali edili, Dara: “chiediamo al Governo intervento urgente”

Sostegni bis, Dara:

Roma – Presentata risoluzione della Lega nelle Commissioni Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Attività Produttive sull’aumento dei prezzi delle materie prime connesse all’attività di costruzione. Nel merito è intervenuto Dara Andrea, deputato mantovano del Carroccio e firmatario del documento.
“Si tratta di un problema generalizzato che interessa non soltanto l’Italia ma anche diversi Paesi dell’Unione Europea – spiega Dara – e che rischia di essere una pesante zavorra per un settore importante, che interessa sia il pubblico, per quanto attiene le opere da realizzare, che il privato, specialmente in vista di un rilancio della nostra economia”.
“Il prezzo di diverse materie prime ha subito un’impennata preoccupante: la Cna ha sottolineato come alcuni materiali, apparecchiature e materie prime legate all’edilizia siano aumentate dal 15 al 70%, in particolare i metalli, materie plastiche derivate dal petrolio, calcestruzzo e bitumi. il fenomeno è legato a una serie di fattori congiunturali internazionali di natura del tutto eccezionale, largamente connessi con l’emergenza pandemica, che ha portato a una cronica scarsità dell’offerta dovuta alle ripetute chiusure industriali e commerciali, non soltanto in Europa ma in larga parte del mondo” continua il deputato mantovano.
“Appare dunque chiaro come questa situazione, che sta generando margini di profitto estremamente ridotti, sommata ai mancati incassi del 2020, rischia di essere una vera e propria bomba ad orologeria per l’intero settore delle costruzioni, per le opere pubbliche e per tutta la filiera. Per questa ragione la risoluzione che abbiamo presentato pone delle richieste molto chiare al Governo: in primo luogo adottare iniziative per far fronte alle condizioni critiche, che tra l’altro rischiano di bloccare interventi previsti anche dal Recovery. In seconda istanza invitiamo ad un confronto con la Commissione UE per valutare interventi congiunti, da sommarsi a iniziative urgenti interne, per quanto di competenza e di carattere straordinario, volte a introdurre meccanismi di compensazione per le imprese. Infine – conclude Dara – chiediamo all’Esecutivo di valutare la possibilità di istituire nello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture, un fondo ad hoc per l’adeguamento dei prezzi, indirizzato a compensare i maggiori costi delle stazioni appaltanti” conclude Dara.

 

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