Aumento tariffe rifiuti, il Comune di Marmirolo investe 200mila euro per fronteggiare il rincaro

A Marmirolo cinque posti disponibili per il servizio civile

MARMIROLO – Un investimento da circa 200mila euro quello che il Comune di Marmirolo ha sostenuto nel biennio 2020-2021 per fronteggiare l’aumento dei costi delle tariffe rifiuti – in alcun modo dipendente dalle amministrazioni comunali – all’interno del piano finanziario rifiuti che verrà discusso oggi in consiglio comunale.

Parlando di numeri, l’Ente locale ha investito circa 20mila euro per la copertura dei maggiori costi Covid, oltre 50mila euro nel 2020 per il mantenimento delle tariffe in continuità con il 2019 e l’assorbimento totale dell’aumento del Piano Finanziario con copertura diretta da parte dell’Ente, nonchè 34mila euro nel 2020 e 87mila euro nel 2021 al fine di ridurre le tariffe.
Quanto a l’aumento delle tariffe all’interno del Piano Finanziario Rifiuti, il Comune spiega come questo sia dovuto a tre principali motivi. Tra questi l’introduzione del nuovo metodo tariffario rifiuti a seguito dei provvedimenti di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che di fatto toglie al Comune la possibilità di intervenire attivamente sul sistema tariffario, oltre a prevedere aumenti costanti per il gestore; questione cui si aggiunge il fatto che al pagamento della Tari non concorrono più tutte le aree di produzione e dei magazzini (le quote prima assorbite da queste utenze vengono redistribuite su tutte le altre utenze). La terza motivazione riguarda, invece, gli aumenti applicati da Mantova Ambiente in seguito al cambiamento di gestione di calcolo e allo squilibrio economico segnalato dal gestore.

Una situazione su cui esprime perplessità il Comune che si dice critico rispetto al sistema di calcolo Arera (applicato in tutta Italia) pur avendo accettato la proposta di Mantova Ambiente così da non dover affrontare un maggiore incremento delle tariffe il prossimo anno. Tutte queste ragioni hanno fatto sì che il piano finanziario del 2021 ammonti a circa 892mila euro, in aumento del 7,08% rispetto al 2020. Aumenti che l’Amministrazione ha fronteggiato con una serie di contromisure volte a rendere l’incremento delle tariffe meno impattante per i cittadini. In particolare, nell’anno in corso l’Ente ha scelto di ridurre le tariffe per un importo pari a 87mila euro derivanti dalla riduzione del 15% della quota variabile 1 per le utenze domestiche, la riduzione dell’80% della quota variabile 1 per le utenze non domestiche che hanno subito chiusure più lunghe, e la riduzione del 20% della quota variabile 1 per le utenze non domestiche che hanno subito chiusure più parziali e la riduzione di attività quali le attività artigianali.

L’introduzione del metodo tariffario rifiuti previsto da Arera – spiega il sindaco Paolo Galeotti –, voluto con l’obiettivo di tutelare i consumatori, si traduce nei Comuni virtuosi come il nostro con una penalizzazione. Arera ha posto dei vincoli per impedire la cattiva gestione in certi territori, ma uniformando il metodo tutta Italia ha penalizzato i Comuni più virtuosi e con le tariffe più basse”. Scelte, quelle del Comune, che, come spiega l’assessore al bilancio Vanni Deluigi “sono ponderate e volute per tutelare i cittadini anche nei prossimi anni ed evitare aumenti spropositati in futuro”.