Aurora Leone contro Pecchini “Cacciata dalla partita del cuore perché donna”. La replica della Nazionale Cantanti e la solidarietà dalla FIGC femminile

Cacciati dal J Hotel, l’albergo della Juventus, durante la cena. Questa la denuncia su Instagram di Aurora Leone e Ciro Priello, volti noti del gruppo comico dei The Jackal. Secondo il loro racconto, l’attrice sarebbe stata fatta alzare dal tavolo della Nazionale cantanti, a cui si era seduta insieme al collega.
Sarebbe stato il direttore generale della Nazionale cantanti, Gianluca Pecchini, che è tra l’altro il vice presidente del Mantova Calcio, a costringere solamente la Leone ad alzarsi, “in quanto donna“, ha spiegato l’artista. Da lì sarebbe scaturito uno scontro verbale tale da allontanare i due attori napoletani dall’albergo: consolati da alcuni cantanti, a malincuore hanno deciso di rinunciare a partecipare alla partita del cuore, in programma oggi a Torino e trasmessa questa sera su Canale 5, per cui erano stati entrambi convocati.
“Io e Ciro ci siamo seduti al tavolo con la Nazionale cantanti e una volta seduti lì l’organizzatore, Pecchini, è venuto vicino a noi e ci ha detto che non potevamo stare seduti lì. O meglio, che io non potevo stare seduta lì. Pensavamo che il motivo fosse l’essere avversari della Nazionale cantanti”, ha detto Aurora Leone. E Ciro Priello aggiunge: “quando facciamo per alzarci Pecchini mi dice: ‘Tu puoi restare, è solo lei che non può restare al tavolo‘”. Così Leone chiede spiegazioni e si sente rispondere “e lui mi dice: ‘Sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le nostre regole‘. Io ho detto: ‘Guardate che io non sono l’accompagnatrice di Ciro, io sono stata convocata, così come Ciro, e lui mi ha detto: ‘Non mi far spiegare il motivo per cui non puoi stare qui. Alzati‘”.

Il vice presidente del Mantova Pecchini positivo al Covid
Gianluca Pecchini

La solidarietà a Aurora Leone

Pare che i due attori comici abbiano immediatamente ricevuto solidarietà da alcuni artisti della Nazionale Cantanti, in particolare Eros Ramazzotti e Andro dei Negramaro, da Stefano Fisico, social media manager della Nazionale Cantanti e anche da Andrea Bettarelli, a nome della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Anche la Figc Calcio Femminile, dal suo profilo ufficiale su Twitter, esprime solidarietà ad Aurora Leone: “Da quando in qua le donne giocano? Giocano e giocheranno, giusto per fare un esempio, anche questa domenica! Basterà accendere la tv o recarsi allo stadio per godersi la finale di Coppa Italia femminile tra Milan e Roma!”. Il tweet si chiude con un invito ufficiale alla finale rivolto all’attrice 22enne casertana. Un’iniziativa piaciuta al Chievo Verona Women F.M. che chiede alla Figc femminile di far scendere l’attrice in campo nel prepartita. La prima società a twittare un messaggio per Aurora Leone era stata il Venezia Calcio: “Il tuo posto e’ in campo. Misoginia e maschilismo vanno in ‘tribuna” si legge.

La risposta della Nazionale cantanti

Netta la risposta della Nazionale cantanti. “Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Rita Levi di Montalcini, sono solo alcuni dei nomi – recita il comunicato ufficiale – delle tantissime donne che, dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femminile), hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della “partita del cuore”. La Nazionale italiana cantanti, prosegue la nota, “non ha mai fatto discriminazioni, di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo e followers. C’è solo una cosa nella quale non è mai scesa a compromessi: noi non possiamo accettare arroganza, minacce, maleducazione e violenza verbale dai nostri ospiti”. “Non è la prima volta – conclude la Nazionale cantanti – che qualcuno cerca pubblicità (e followers…) distorcendo, sfruttando e manipolando 40 anni di storia”.