Auser Porto: “Niente patrocinio, stop trasporto protetto”. Salvarani: “Norme vietano raccolta fondi privata”

PORTO MANTOVANO – Da oggi è terminato, a Porto Mantovano, il servizio di trasporto protetto curato dall’Auser: un’iniziativa che durava da più di 10 anni e metteva a disposizione un Fiat Doblò munito di pedana per le carrozzine. “E’ con immenso dispiacere, che i volontari devono rinunciare a questo prezioso progetto – dice la presidente dell’associazione Bruna Ferrarini -, in quanto l’Amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno appoggiarlo, anche solo con una semplice lettera di apprezzamento. In tutti questi anni, come in altri comuni del Mantovano e di altre regioni, abbiamo avuto addirittura il patrocinio. Non ci sappiamo spiegare questa riluttanza; per mesi abbiamo cercato di “salvare” il mezzo attrezzato, ma ci è stata negata persino una semplice lettera di appoggio al progetto”. Il mezzo è stato quindi ritirato dall’azienda privata PMG, che forniva il mezzo gratuitamente all’Auser, raccogliendo fondi dalle aziende del territorio per sostenere l’iniziativa.

La risposta arriva a stretto giro dal sindaco Maria Paola Salvarani: “Abbiamo sempre appoggiato le associazioni benefiche e lavorato in convenzione con Auser. La nostra volontà è quella di valorizzare tutte le realtà di volontariato, soprattutto per il ruolo fondamentale di coesione sociale – spiega la prima cittadina portuense -. Ma in questo caso si tratta di una questione di norme: le leggi non consentono una raccolta fondi con il patrocinio del Comune, che coinvolga soggetti privati. Qualora ci fosse stato solo un accordo tra l’associazione e la società, la questione sarebbe stata differente”.