“Autobus troppo pieni? Gli autisti facciano scendere i passeggeri.” L’Utp tuona contro Apam: “E’ reato e crea pericoli per passeggeri e autisti”

MANTOVA – Mancano due giorni all’inizio dell’anno scolastico quando si assisterà al vero banco di prova non solo della gestione dell’emergenza Covid all’interno degli istituti ma anche sui mezzi pubblici che possono essere riempiti all’80% della normale capienza.
E proprio ieri Apam ha inviato agli autisti un vademecum con le indicazioni relative al trasporto dei viaggiatori dove compare un’indicazione che ha fatto subito scatenare le polemiche.
C’è scritto infatti “qualora il conducente si trovasse nella condizione di avere più utenti a bordo della massima capienza prevista, dovrà comunicare ai passeggeri che la corsa non potrà riprendere, sino a quando i passeggeri eccedenti, individuati in ordine inverso rispetto alla salita, non scendano dal veicolo. In caso di difficoltà il conducente dovrà contattare la COR per ricevere istruzioni ed eventualmente richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine. Si ricorda che il personale in servizio a bordo bus ha l’obbligo di indossare correttamente la mascherina protettiva in dotazione”.

Il documento, che reca la firma del Direttore d’Esercizio Ernesto Romanini, ha fatto scattare molti timori tra gli autisti, preoccupati di fronte a eventuali situazioni che non si riuscirebbero a gestire e che potrebbero anche tradursi con problemi di ordine pubblico e con pericoli per gli stessi autisti.
Della questione è stato subito informato il dirigente della segreteria regionale dell’Utp (Associazione Utenti Trasporto Pubblico) Andrea Bertolini che tuona contro il documento di Apam.
Così facendo il conducente incorre nel reato di interruzione di pubblico servizio – spiega Bertolini – Diffidiamo Apam dal portare avanti questa pazzia. È vergognoso che nessun sindacato sia intervenuto su simili disposizioni. Il personale non può assolutamente incorrere in reati. Tra l’altro in questo modo si mette a serio rischio la sicurezza degli stessi autisti oltre che dei passeggeri. Cosa accade intanto che arrivano le forze dell’ordine? E veramente pensiamo che quest’ultime possano intervenire in tutti i casi dove dovessero verificarsi situazioni di passeggeri eccedenti rispetto alla capienza dell’autobus?”.
Bertolini, che in queste ore ha scritto al presidente e all’amministratore delegato di Apam, chiede al più presto un confronto su questa materia e a tal proposito dichiara: “Non siamo mai stati chiamati a partecipare a un tavolo di confronto organizzato da Apam per preparare la gestione del trasporto con l’inizio dell’anno scolastico”.
Bertolini è intenzionato a scrivere anche all’assessore alla mobilità del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi e ai sindacati. A proposito di quest’ultimi dichiara: “Noi ci preoccupiamo dei passeggeri anche se ovviamente, essendo stati informati, non possiamo ignorare i pericoli in cui gli autisti incorrono seguendo una simile direttiva ma loro, che hanno partecipato ai diversi tavoli di confronto, possibile che non intervengano per tutelare i lavoratori?”. 
A proposito di passeggeri Bertolini si dice anche molto preoccupato del fatto che a essere fatti scendere dagli autobus possano essere dei minorenni. “Chi si prende la responsabilità che questi rimangano in giro e non tornino a casa negli orari prestabiliti?”.
Insomma per il dirigente dell’Utp una direttiva che va fermata e cambiata assolutamente.
Ma cosa si potrebbe fare per ovviare al problema di autobus pieno oltre la capienza? “Innanzitutto mandare i controllori ai capolinea per vedere qual’è esattamente la situazione. Apam doveva mettere in conto simili eventualità e, di conseguenza, controlli ai capolinea e nelle fermate dove salgono più studenti, restando pronta a mettere in campo corse aggiuntive. Se non era in grado di garantire tutto questo doveva dirlo. Adesso però bisogna intervenire perchè vanno tutelati sia i passeggeri che gli autisti”.