Autostrada Cremona-Mantova, M5S: “E anche quest’anno sarà per l’anno prossimo”

“E anche quest’anno per l’autostrada Cremona Mantova sarà per l’anno prossimo, mentre le uniche certezze rimangono i 25 milioni di soldi pubblici impegnati a luglio dalla Giunta lombarda per un progetto col buco, anacronistico e soprattutto, ancora infattibile. A peggiore la situazione il fatto che il progetto nasce vecchio e dovrà essere rivisto per adeguarsi all’infrastruttura ferroviaria in fase di raddoppio”, così il consigliere regionale del M5S Andrea Fiasconaro ed il collega Marco Degli Angeli.

“Al di là delle innumerevoli promesse del presidente Fontana, non stupisce che i tempi si siano ulteriormente allungati, soprattutto se si pensa che la trattativa per l’acquisizione del progetto in capo a Stradivaria stia passando attraverso Aria – continua Fiasconaro -. Era il 14 ottobre 2021 (la definizione della trattativa tra ARIA e Stradivaria era attesa per il 31 ottobre 2021) quando, durante l’audizione in prima commissione Programmazione e Bilancio lo stesso Cristian Borrello, amministratore unico di ARIA, aveva dichiarato che la società regionale avrebbe chiesto di escludere, dal proprio ramo di attività, tutto il mondo legato alle concessioni autostradali”.

A stupire ancora di più i due consiglieri, è poi la totale assenza di comunicazione da parte di Regione Lombardia. “Il 27 ottobre 2021, tramite l’interrogazione n. 21314, ‘Aggiornamento in merito all’iter per l’autostrada regionale Cremona – Mantova’ avevamo chiesto quale fosse lo stato dell’arte progettuale e, soprattutto, avevamo chiesto se fosse stato avviato o meno l’iter sulla valutazione dell’impatto socio-economico, che la realizzazione dell’opera avrà sul territorio. Una discriminante fondamentale, questa. Ma ovviamente, ad oggi, da parte di Regione Lombardia non c’è stata risposta alcuna, alla nostra richiesta istituzionale e tutto quello che sappiamo lo abbiamo appeso per mezzo stampa”.

Non mancano, dunque rabbia e preoccupazione per un progetto che sembra sempre più lontano: “In questi anni e soprattutto in questi mesi, su quali elementi si sta trattando l’acquisto del progetto? Come può una struttura inadeguata (Aria) e che, per stessa ammissione dell’amministratore unico, non ha competenze specifiche, gestire la transazione con Stradivaria SpA? Ancora, su quali razionali di sostenibilità economica e validità tecnica si sta comprando un progetto alla modica cifra di 25 milioni, che non “parla” col tracciato ferroviario, che ha un buco di 8,5 km, che non è mai stato dichiarato bancabile e che è altresì privo di un piano economico finanziario validato? Ci auguriamo che il presidente Fontana saprà rispondere in modo puntuale e congruo a queste domande. Non tanto per rispetto istituzionale, ma per il rispetto civico che dovrebbe avere nei confronti dei cittadini cremonesi e mantovani che vedono le loro province in ostaggio di un’opera insostenibile”.