Autostrada Mn-Cr: oggi la presentazione del progetto ai sindaci dei comuni coinvolti

MANTOVA – Altro passo in avanti per l’autostrada Mantova-Cremona. Oggi a Palazzi di Bagno, il presidente della Provincia, Beniamino Morselli, ha incontrato i sindaci di dei Comuni di Mantova, Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Curtatone, Castellucchio, Marcaria e Bozzolo, che sono coinvolti nel progetto e i consiglieri provinciali.

Lunga 66,3 chilometri, due corsie per senso di marcia, per un valore di 883 milioni di euro: questi in sintesi i numeri per cercare di capire come sarà il nuovo collegamento tra Mantova e Cremona. Il progetto è stato illustrato nelle scorse settimane a Milano in Regione dai vertici dei Stradivaria e ora è in attesa di valutazione. Alla parte di nuova costruzione lunga 52 chilometri, vanno aggiunti 8,5 km in comune con la TiBre e altri 5 km della tangenziale di Mantova. Lungo la nuova tratta saranno presenti due caselli, uno a Cremona e uno a Mantova, nonché otto uscite free flow (gestite con lettura delle targhe), una stazione di rifornimento per ogni senso di marcia e quattro centri servizi. La sede sarà a Piadena mentre le uscite intermedie saranno a Pieve San Giacomo, Piadena, Marcaria, Castellucchio, innesto Statale 10, SS 420, Sp 29, SS 62. I centri servizio saranno invece a Pieve San Giacomo, Piadena, Marcaria e svincolo sp 29 Mantova. I tempi di realizzazione, una volta che il progetto sarà approvato da Regione Lombardia, vengono stimati dalla società in 5 anni (uno per gli espropri e quattro per la realiazzione)

 “Un progetto – spiega il presidente di Stradivaria, Carlo Vezzini – che presenta costi precisi e definiti, e collega non solo Cremona con Mantova ma anche A21 con A22. L’averlo realizzato in pochi mesi e in periodo Covid è frutto del grande impegno dei soci”. L’ipotesi sostenuta in questo progetto, a differenza di quello precedente, è la realizzazione dell’autostrada non per lotti ma in un’unica soluzione. “Credo sia importante anche il fatto che in contemporanea si sta lavorando al raddoppio ferroviario tra i due capoluoghi, cosa che ha comportato una revisione del progetto in modo che le soluzioni siano compatibili con il raddoppio stesso. La progettazione crea condizioni di intermodalità e risolve problematiche connesse agli attraversamenti ferroviari: sui 60 passaggi a livello 56 sono assorbiti da questa progettazione”.