Avvocatessa mantovana vittima di stalking, il persecutore è un ex cliente

MANTOVA – Probabilmente non avrebbe mai immaginato che proprio un suo cliente sarebbe diventato il suo persecutore e peggior nemico. Invece è successo proprio questo ad una avvocatessa di Mantova, vittima di stalking da parte di un uomo che, nel recente passato, era stato suo assistito in una causa civile di separazione e divorzio.

I primi episodi persecutori risalgono alla scorsa estate, quando l’uomo, un 46enne, per ragioni professionali in possesso del numero di cellulare dell’avvocatessa, ha iniziato ad inviarle attraverso Whatsapp una serie di messaggi di natura sempre più personale e con toni decisamente confidenziali. A breve distanza di tempo, in un esasperante crescendo di atteggiamenti e comportamenti tanto sgraditi quanto inopportuni, e nonostante alla fine del mese di luglio la donna avesse deciso di “bloccare” le proprie comunicazioni via Whatsapp per interrompere la sequenza di messaggi fastidiosi ricevuti dal cliente, l’uomo ha cominciato a inviare alla avvocatessa regali di varia natura, cercando in tutti i modi di avere contatti con lei.

Alla fine del mese di ottobre, non appena la donna decide di riprendere ad utilizzare Whatsapp, viene immediatamente tempestata di messaggi, via via sempre più invasivi, provocatoriamente orientati alla sfera più intima della vittima, sino a divenire, in breve tempo, offensivi e minacciosi, tanto da costringere quest’ultima, agli inizi dello scorso mese di dicembre, a rimettere il mandato professionale.

Ma l’intento persecutorio del 46enne non si è fermato nemmeno di fronte a questo, tanto che l’uomo ha iniziato a pedinare la vittima, facendosi sorprendere in almeno tre occasioni davanti alla scuola frequentata dalla figlia di quest’ultima e al parco giochi.

A seguito di formale richiesta di ammonimento presentata in Questura dall’avvocatessa, la vicenda è stata attentamente valutata dalla Divisione Anticrimine; al termine dell’iter procedimentale – svoltosi in tempi rapidissimi, anche per tutelare l’incolumità e la sicurezza della donna – è stata quindi proposta al Questore l’adozione del provvedimento richiesto.

In considerazione della gravità e della potenziale pericolosità che la situazione aveva iniziato ad assumere, il Questore Paolo sartori ha quindi deciso immediatamente di emettere nei confronti del responsabile un Decreto di Ammonimento, strumento giuridico di natura amministrativa con il quale l’autore è stato invitato a cessare immediatamente i propri comportamenti vessatori nei confronti della donna, con il contestuale invito, per un aiuto di natura psicologica, a rivolgersi ai centro psico-sociali presenti nel territorio di residenza.

Nel caso di reiterazione di questi comportamenti persecutori, il responsabile potrà essere immediatamente arrestato dagli agenti della forza pubblica.