Banda ultra larga, Fiasconaro: “51 milioni per la Lombardia e oltre 4.500 scuole con connessione veloce”

Grazie agli interventi del Governo Conte il progetto Bul (Banda ultra larga) ha fatto passi da gigante: dai 70 Comuni iniziali, si è passati ai 1.900 di quest’oggi, con la previsione di mantenere il trend nel 2021 e chiudere la progettualità entro il 2023”. A dirlo è Andrea Fiasconaro, consigliere  M5S di Regione Lombardia.
La Lombardia, infatti, guadagna il secondo posto tra le regioni italiane con maggiore copertura con reti fino a 1 Gbit/s e il  quinto posto per copertura con reti ad almeno 30 Mbit/s. Il Mise (ministero dello sviluppo Economico), con Infratel Italia (sua società in house), è impegnato in importanti interventi di infrastrutturazione del Paese. Obiettivo, il superamento del così detto digital divide e la diffusione di servizi di connettività avanzati.
“Circa l’81% delle scuole Italiane è in fase di connessione grazie alla Banda ultra larga – ha proseguito Fiasconaro -. Il Piano Scuole ha l’obiettivo di collegare circa 34 mila scuole con connettività a banda ultralarga ad 1 Gbit/s (ogni anno è previsto un upgrade di banda del 15% ndr) grazie allo stanziamento di 273.918.374 euro. Un passo fondamentale da compiere – commenta – necessario per un futuro digitale e soprattutto per una migliore adozione della teledidattica. In tal senso alla Lombardia spetta un grande primato, visto che con i suoi 5.459 istituti è la regione con più scuole”.
Per la Lombardia, difatti, sono stati stanziati 51,7 milioni di euro e si prevede il collegamento di 4.592 scuole con connettività a banda ultralarga ad 1 Gbit/s per cinque anni durante la Fase I. Mentre ulteriori 806 scuole, tra elementari e infanzia, saranno collegate con la Fase 2 del piano. “La scuola deve ripartire – specifica Fiasconaro – e deve farlo in modo innovativo. Noi del M5S siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dall’ex ministro all’Innovazione Paola Pisano. Grazie al piano voucher (un contributo massimo di 500 euro), circa 84 mila famiglie in tutta Italia hanno potuto attivare la connessione. Solo in Lombardia – precisa Fiasconaro – sono stati attivati quasi 10 mila voucher e altri 3 mila sono stati prenotati.
Ci sono però delle riserve su cui il consigliere pone l’accento: “Il progetto Per Fiber ha dimostrato delle grosse criticità strutturali, proprio in una regione come la Lombardia: risultano esserci poche aziende impiegate nei lavori di scavo, necessari per posare la fibra. Regione Lombardia potrebbe farsi promotrice di una riconversione, ad esempio per le circa 64 aziende lombarde di scavo archeologico (oggi in difficoltà vista la pandemia) affinché imparino il know-how necessario per riconvertirsi in tal senso”.

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