MILANO – “Un altro pasticcio di Aria e Regione Lombardia che penalizza i Comuni e il territorio escludendo i contributi per l’organizzazione di moltissimi centri estivi”.
E’ questo il commento della consigliera regionale PD Antonella Forattini alla luce della pubblicazione sul BURL della graduatoria del bando ‘Estate Insieme’ per i centri estivi; un bando che era stato annullato lo scorso mese, dopo che nella prima finestra per la presentazione delle domande si erano verificate anomalie nel sistema informativo di Aria, impedendo a molti enti di concludere l’invio della richiesta di contributo.
“Meno di 150 domande finanziate e 523 scartate dal finanziamento, seppure ammesse, per l’esaurimento dei fondi. Nel mantovano sono state finanziate solo 5 domande (Guidizzolo, Roverbella, Quistello, Piubega e Bozzolo) mentre tutte le altre ben 26 Comuni sono stati dichiarati ammissibili ma non finanziati. Impossibile sapere se con il primo bando, quello annullato, queste domande sarebbero passate. Oltre al danno, quindi, la beffa.
La questione lascia dietro di sé ancora parecchie ombre – commenta Forattini – sia per quanto riguarda la tempistica, sia per quanto riguarda i criteri. Il primo bando era rimato aperto dal 31 maggio al 10 giugno, ma i problemi, che si erano riscontrati fin da subito, sono stati segnalati solo l’11 giugno, a bando chiuso. Abbiamo chiesto ad Aria perché non fossero state segnalate prima, ma le risposte sono state molto lacunose.
Il secondo bando è rimasto aperto tra le ore 12.00 del 21 giugno e le ore 12.00 del 24 giugno. Da notare bene: le domande finanziate sono quelle presentate nei primi 19 minuti di apertura dei termini di presentazione. Chissà se chi si era aggiudicato un posto la prima volta se lo è aggiudicato anche la seconda? E chi può dirlo? Tutto a discrezione di regione Lombardia. E anche questa volta, forse, qualcosa non ha funzionato, dal momento che, inoltre, molti comuni hanno lamentato gli stessi problemi riscontrati la volta scorsa, vale a dire l’inceppamento del sistema durante il caricamento della domanda.
A questo punto, comunque, i centri estivi sono già partiti da un pezzo e sono tanti gli enti e le parrocchie che si aspettavano questi fondi. Ancora una volta il funzionamento dei bandi di Regione Lombardia si è dimostrato alquanto discutibile – conclude Forattini – ci auguriamo che sappia gestire meglio i fondi del Recovery”.