MANTOVA – Il Consigliere di minoranza Pierluigi Baschieri, con una lettera firmata pone la’ttenzione sul problema legato alle richieste di alloggi pubblici.
“Non ci sono dubbi – spiega Baschieri – l’offerta di alloggi pubblici è nettamente inferiore alla domanda che negli ultimi anni a seguito della pandemia e della mancata proroga normativa del blocco degli sfratti è tornata a salire mettendo non in poche difficoltà i comuni. A ciò si devono aggiungere la crisi energetica, l’aumento a doppia cifra dell’inflazione ed una scarsa offerta di abitazioni sul mercato privato. Un mix che ha messo in crisi i nuclei famigliari più fragili ed i soggetti in condizioni di precariato occupazionale.
Anche l’ultimo bando per l’assegnazione di case popolari di cui 37 di proprietà dell’Aler e 6 dei comune ha raccolto, come oramai consuetudine, centinaia e centinaia di domande lasciando con l’amaro in bocca la maggior parte degli aspiranti.
Se la casa con un canone calmierato è un miraggio, la situazione si complica ancora di più per i nuclei familiari che hanno una procedura di sfratto esecutivo e rischiano in poche settimane di finire su un marciapiede. Un vera emergenza sociale ed abitativa a cui il consiglio comunale ha recentemente provato a mettere un freno con l’approvazione del nuovo regolamento per l’accesso e la permanenza nei servizi abitativi transitori che numericamente possono tradursi nel 10% degli alloggi pubblici messi a bando.
Peccato che la task force, formata dai tecnici comunali, abbia rilevato nell’ultima seduta utile per l’assegnazione di appartamenti da assegnare ai soggetti in situazione di sfratto la disponibilità di soli 6 alloggi a fronte di 12 richieste. Doveroso è chiedersi che fine faranno le famiglie che non hanno ottenuto il punteggio sufficiente per avere un alloggio temporaneo in attesa di tempi migliori. Per loro si prospetta la possibilità di lasciare la città per finire in un residence nella provincia di Mantova con la formula dell’housing sociale. Un duro colpo per chi ha coltivato il proprio tessuto sociale nella città di Mantova e deve allontanarsi dalle proprie origini rischiando magari anche la perdita del lavoro.
Per Forza Italia la casa è sacra, questa amministrazione di centrosinistra deve osare di più. Si fano belli sbandierando gli incrementi delle risorse di bilancio a favore del welfare ma di iniziative concrete per tamponare questa emergenza abitativa non ve ne sono. Gli appartamenti sfitti di proprietà del comune sono ad oggi 26, in attesa della ristrutturazione dei 70 alloggi nel quartiere di Borgonuovo (via Gaber) con risorse del PNRR perché non vengono recuperati con interventi minimi per consentire l’agibilità e l’assegnazione degli stessi. E poi perché non ampliano l’offerta delle case disponibili a favore delle famiglie sfrattate attivando convenzioni con il privato come prevede la normativa regionale. Questa sinistra non è poi così vicino alla gente come vogliono farci credere”.