MANTOVA – Caro bollette. Il consigliere di Forza Italia in Comune, Pierluigi Baschieri, chiede d’intervenire. “Le famiglie mantovane sono ancora in difficoltà”. Lo dice in una nota che prosegue sottolineando: “La congiuntura economica sfavorevole innescata prima dalla emergenza sanitaria, poi dal conflitto bellico tra Russia ed Ucraina ed infine dalla crisi energetica non è ancora terminata. L’inflazione registrata dall’Istat pari al + 9,2% costringe i cittadini a continui sacrifici con esborsi pari a + 2.691 euro annui per la famiglia tipo, conti che sono salgono a + 3.845 per un nucleo familiare con due figli. Anche per i mantovani l’ annus horribilis dei rincari non si è concluso ed è stato recentemente alimentato dall’ aumento delle tariffe dei servizi pubblici, prima tra tutte quella dell’acqua che ha subito alla luce dei cospicui investimenti alla rete idrica , effettuati dalla società AQA, un aumento del 7,7% per l’anno 2022 e del 3,7% a decorrere dal 1° gennaio 2023. Aumenti che hanno fatto schizzare la bolletta dell’acqua ed hanno costretto la partecipata di Tea Spa a trasmettere una missiva con tanto di giustificazioni per evitare una sollevazione popolare tra gli utenti”
“Ad alimentare i maggiori costi si sono aggiunti i rincari derivanti dalla tariffa sui rifiuti urbani che dopo accese polemiche tra centrosinistra e centrodestra ha visto innalzarsi del 2,7% rispetto all’anno precedente. Un aumento tutto sommato contenuto dato che l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha bloccato lo shock inflazionistico impedendo alle aziende del settore di adeguare i prezzi al reale indicatore dell’inflazione rimandando il tutto all’anno prossimo. Un ottimo modo per nascondere la polvere sotto il tappeto, ma prima o poi i nodi o meglio i conti dovranno quadrare e probabilmente non saranno a vantaggio dei cittadini. Impossibile far finta di nulla di fronte al servizio di teleriscaldamento che ha portato il sindaco Palazzi a mettere una toppa con 7 milioni di euro grazie all’utilizzo degli extra profitti di Tea Spa per scontare le bollette di novembre e dicembre del 20-30% dopo che la gestione del calore per i mantovani era aumentata oltre ogni limite” continua Baschieri.
“Nella realtà se analizziamo con attenzione le ultime tariffe applicate da Tea Sei che alimenta la rete del teleriscaldamento, grazie al vapore fornito da Enipower Mantova, scopriamo che a febbraio 2023 il costo per singolo Kilowattora era pari a 0,112 euro contro gli 0,158 dell’anno precedente. In sostanza una riduzione del 29,11 % anche sostenuta sino al 31 marzo da un imposta sul valore aggiunto pari al 5%. Nella realtà siamo molto distanti dai costi sostenuti nel 2020 dai mantovani per riscaldare la casa, allora il costo a kilowattora era solo di 0,052. Costi più che raddoppiati per non morire di freddo. A questo punto è più che lecito chiedersi quale fine abbia fatto il bando utenze promesso dal centrosinistra a fine anno per un valore di 1 ml di euro, soldi messi a disposizione dalla sempre più ricca Tea per sostenere le famiglie in difficoltà con il pagamento delle utenze. Al Sindaco Palazzi ed alla sua giunta chiediamo di non perdere tempo, le famiglie mantovane sono ancora in difficoltà e quei soldi promessi devono essere distribuiti il prima possibile dato che le bollette con rincari sono sotto gli occhi di tutti” conclude il consigliere forzista.