BESS Ostiglia, Barberio: “Ricorso unico strumento per evitare l’insediamento”

OSTIGLIA – Continua il dibattito ad Ostiglia sul caso BESS, l’impianto di accumulo che potrebbe sorgere a Correggioli. Negli ultimi giorni il Comune, ha preannunciato l’intenzione di ricorrere al Presidente della Repubblica, mentre il comitato dei cittadini proseguirà la strada di un ricorso al TAR per bloccare l’iter dell’opera.

Critiche dall’opposizione sono arrivate dopo l’annuncio del ricorso, dato che il Comune in precedenza, aveva già dato parere favorevole, lo scorso settembre. Secondo le minoranze, l’Amministrazione in questo modo compirebbe un atto contraddittorio, opponendosi a una decisione già – di fatto – presa per quanto concerne le competenze dell’ente comunale. Non è di questo avviso il sindaco Barberio e l’Amministrazione. Il primo cittadino spiega dettagliatamente la sua posizione.

“Negli ultimi giorni, il dibattito riguardante il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica che il Comune di Ostiglia intende presentare ha suscitato perplessità e critiche, fondate in larga misura su di una inesatta conoscenza dei fatti e delle norme che hanno ispirato l’operato dell’Ente”.
“E’ quindi necessario chiarire che non vi è contraddizione fra la decisione di proporre il ricorso e il parere favorevole espresso in sede di Conferenza di Servizi. Merita in primo luogo rilevare che la realizzazione di impianti BESS, costituisce una scelta strategica del governo volta a garantire la autosufficienza energetica. Prova ne è che l’impianto in Ostiglia è uno dei 450 impianti che sono stati individuati dal MASE sul territorio nazionale. In concreto, il parere espresso in Conferenza di Servizi, costituisce l’esito di una valutazione tecnico-amministrativa basata su criteri normativi specifici e rigidamente ancorata alle competenze affidate all’Ente dalla Legge, come da anni insegna, senza eccezioni, tutta la giurisprudenza amministrativa. Altrettanto può dirsi per tutti i restanti Enti coinvolti e convocati, che non a caso hanno espresso, senza eccezioni, analoghi pareri favorevoli. E ciò ha riguardato, tra l’altro, gli enti preposti alla tutela della salute dei cittadini e degli interessi di natura ambientale, che dunque hanno considerato la realizzazione dell’impianto priva di implicazioni o conseguenze nocive”.

“Il ricorso straordinario al Capo dello Stato – spiega Barberio – consente invece al Comune di portare all’attenzione del Giudice ogni possibile profilo di legittimità della procedura, anche riferito ad aspetti ed interessi che al Comune non era consentito di rappresentare in sede di Conferenza di Servizi.Ciò consentirà al Comune di Ostiglia di sollevare, tra l’altro, due questioni fondamentali”.

“La prima è quella concernente la necessità di una pianificazione territoriale equilibrata. L’insediamento di nuove strutture tecnologiche deve avvenire nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile e distribuzione equa delle infrastrutture. La giurisprudenza amministrativa ha spesso ribadito, (ad esempio nella sentenza del Consiglio di stato 4123/2018) che la concentrazione eccessiva di impianti industriali in un’area circoscritta può costituire un elemento di criticità, specialmente quando incide sulla qualità della vita dei cittadini e sull’ecosistema locale”.
“Poi c’è la Valutazione dell’Impatto Ambientale – prosegue il sindaco -. La presenza della centrale termoelettrica e del suo ampliamento, in posizione disgiunta rispetto alla prima, sul territorio di Ostiglia impone una verifica complessiva degli effetti cumulativi di più impianti nello stesso contesto territoriale”.
“L’obiettivo del ricorso al Presidente della Repubblica non è quindi quello di ostacolare lo sviluppo tecnologico o industriale del territorio, ma di sollecitare un riesame della distribuzione territoriale degli impianti e delle loro implicazioni ambientali. Esso consentirà infatti di approfondire profili più ampi, che vanno oltre la mera conformità tecnica dell’insediamento analizzata in sede di Conferenza di Servizi. L’auspicato accoglimento del ricorso potrebbe quindi consentire una revisione del piano di localizzazione dell’impianto, garantendo un miglior bilanciamento tra esigenze energetiche e tutela ambientale”.

“Le critiche rivolte all’amministrazione comunale – conclude Barberio -, secondo cui il sindaco starebbe facendo “ricorso contro sé stesso”, appaiono di conseguenza totalmente prive di fondamento giuridico. Al contrario di quanto in qualche caso sostenuto, il ricorso straordinario al Capo dello Stato, per le ragioni appena esposte, non si pone in contraddizione con il parere espresso in Conferenza di Servizi, dal momento che costituisce una iniziativa volta a garantire un’adeguata ponderazione delle scelte strategiche per il territorio. In un’epoca in cui la sostenibilità ambientale e la pianificazione urbanistica rappresentano temi centrali nel dibattito pubblico, appare doveroso che le amministrazioni locali adottino tutti gli strumenti giuridici a loro disposizione per garantire il miglior equilibrio tra sviluppo e tutela dell’ambiente”.