Biometano a Grole, lunedì 3 marzo incontro col comitato No Polo Logistico

Un impianto di biometano

CASTIGLIONE – Un incontro, che vedrà probabilmente anche la presenza di un professore universitario esperto in materia, per evidenziare le criticità del progetto biometano a Grole. Appuntamento il 3 marzo alle 20.30, presso l’oratorio di Grole per l’evento organizzato dal comitato No Polo Logistico.

“L’area individuata per la costruzione dell’impianto è a vocazione agricola e sottoposta a vincolo di inedificabilità, senza alcuna presenza industriale – spiega il Comitato -. Inoltre, gli abitanti di Grole, in passato, si sono già mobilitati con successo per impedire la realizzazione di una discarica, dimostrando grande attenzione alla salvaguardia del territorio. Il progetto prevede un impianto di grandi dimensioni, con una capacità di 52.000 tonnellate e il coinvolgimento di circa 17 aziende agricole, molte delle quali provenienti dalla provincia di Brescia. Questo significa che liquami e letame verrebbero trasportati da distanze che arrivano fino a 58 km, generando un impatto significativo sulla viabilità locale”.

“A differenza di impianti di piccole dimensioni a servizio delle singole aziende agricole e zootecniche del territorio, questa struttura avrebbe ripercussioni pesanti sulla qualità della vita a Grole. Le principali preoccupazioni riguardano: il traffico e l’aumento dei mezzi pesanti in transito, la diffusione di odori molesti e il rischio per le falde acquifere e per l’acquifero profondo, essenziale per l’approvvigionamento idrico dei comuni a sud di Castiglione, gestiti da Sisam”.

“Per queste ragioni, il Comitato No Polo Logistico ha deciso di richiedere la partecipazione alla conferenza dei servizi che verrà convocata per esaminare il progetto. Inoltre, si solleciterà l’amministrazione comunale a discutere della questione in Consiglio Comunale e a prendere una posizione chiara a tutela del territorio. L’incontro del 3 marzo sarà un momento fondamentale per informare i cittadini, raccogliere opinioni e decidere le prossime azioni. Sarà anche valutata la possibilità di invitare un professore universitario esperto in materia per un ulteriore approfondimento in un incontro pubblico a Castiglione”.