“Biosicurezza”, il 26 marzo corso di Ats per allevatori di suini

MANTOVA – Il tema della “Biosicurezza” al centro del corso rivolto agli allevatori di suini in programma martedì 26 marzo presso la Sala Convegni di ATS (Palazzina 8) in via Dei Toscani, dalle 9:30 alle 12:30.

L’argomento è di forte attualità in considerazione della condizione epidemiologica della Peste Suina Africana (PSA) che preoccupa il comparto allevatoriale della provincia di Mantova e non solo. Al corso parteciperà il Responsabile della UO Veterinaria della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia Marco Farioli, insieme a Mario Chiari sempre della UO Veterinaria, mentre Luisa Tamburini di ATS Val Padana presenterà la normativa di settore.

Già da qualche anno si parla della Peste Suina Africana (PSA) che si è diffusa nei paesi dell’est Europa e che ha iniziato a colpire anche il Belgio (che l’ha eradicata) e la Germania. Da agosto 2023, la notizia del primo focolaio di PSA in un allevamento della provincia di Pavia, ha iniziato a preoccupare più concretamente gli allevatori mantovani per l’evoluzione non favorevole dell’epidemiologia di questa malattia infettiva letale per i suini domestici e selvatici.
Per incrementare la sicurezza del patrimonio zootecnico – Mantova alleva oltre un milione di capi – è fondamentale conoscere e applicare tutte le misure di “biosicurezza dell’allevamento”.
Le misure di biosicurezza consistono in un sistema di protezione composto da elementi strutturali, legati alla struttura fisica dell’allevamento e misure gestionali. Sul piano strutturale si parla di barriere, recinzioni, zona filtro, piazzola di disinfezione e altro, mentre il livello gestionale è costituito da registrazioni, documenti e procedure allo scopo di garantire il livello ottimale di protezione dai rischi previsto dalla normativa di settore. Tra i requisiti è incluso quello relativo alla necessità che l’allevatore segua un corso di formazione sul tema della biosicurezza.
Il Decreto Ministeriale 28/06/2022 “Requisiti di biosicurezza degli stabilimenti che detengono suini” dispone i requisiti minimi per gli allevamenti distinguendoli per numero di capi allevati (bassa capacità con meno di 300 capi e alta capacità con più di 300 capi) e per sistema di allevamento (allevamenti di suini stabulati o allevamenti semibradi). Tali condizioni minime di biosicurezza previste per gli allevamenti del nostro territorio vengono verificate dai veterinari di ATS Val Padana e registrate in Classyfarm specifico applicativo già noto agli allevatori.

Per il 2024 sono già stati programmati controlli in 336 allevamenti (esclusi quelli di carattere “familiare”, cioè con non più di 4 animali) delle province di Cremona e Mantova corrispondenti al 50% di quelli presenti.

All’interno del corso, il tema della sicurezza sarà trattato in ogni suo aspetto anche con riferimento alle misure che devono essere adottate nelle zone dove si sono verificati focolai. Infatti, nei territori soggetti a restrizioni delle movimentazioni a seguito di positività a PSA (per esempio la provincia di Pavia), oltre alle misure previste dall’Ordinanza Ministeriale, gli allevatori devono mettere in campo ulteriori strumenti di protezione degli allevamenti disposti dal Regolamento Europeo n. 594/2023 e definiti con il termine di “Biosicurezza Rafforzata”.

Agli allevatori partecipanti, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.