Bloccata la produzione di mascherine da Irene Abbigliamento: “Fuori norma”

GOITO – “La distribuzione delle mascherine ai privati prevista da martedì 17 è temporaneamente sospesa, in attesa di chiarimenti dalle autorità locali, onde evitare assembramenti proibiti dal nuovo decreto. Ci scusiamo per l’inconveniente“. E’ con questo annuncio su Facebook che Irene Abbigliamento, storico negozio di Goito, stoppa la produzione di mascherine non sterili da regalare ai cittadini goitesi. Il noto negozio di abbigliamento, infatti, seppur con l’idea lodevole di riconvertire il negozio in una piccola sartoria ad hoc, ha toppato, rischiando di finire fuori legge. Le mascherine proposte, infatti, a due strati di cotone e uno di materiale filtrante, lavabile, chiaramente non sterile, non sarebbero idonee all’uso. L’utilità, praticamente, sarebbe superflua. Ma non finisce qui, lo stesso negozio, in un post precedente, invitava la comunità goitese annoiata ad unirsi nel taglia e cuci, in cambio di due caffè: “Tutto pronto per la produzione. Abbiamo materiale sufficiente per migliaia di pezzi ma una volta finite le scorte ne procureremo ancora se serve. Chiunque si annoiasse a casa e avesse una sufficiente dimestichezza con le forbici è il benvenuto o la benvenuta. Si offre il caffè a metà mattina e un altro a metà pomeriggio. Sarebbe possibile anche portarsi i tessuti a casa e riportarli già tagliati pronti per la cucitura“. Una richiesta che andrebbe contro l’attuale decreto in atto a fronteggiare il coronavirus, che vieta assembramenti e cerca di ridurre al minimo possibile qualsiasi tipologia di spostamento, in auto e a piedi. “Un pensiero fantastico, ma il Comune non autorizza questa attività. Le mascherine non sono certificate, non sono a norma, non sono un presidio sanitario, quindi il negozio deve chiudere. E nessuno deve assolutamente uscire di casa per andare a creare mascherine. State a casa!”, l’invito del primo cittadino Pietro Chiaventi.