Bracconaggio sul Po, l’attenzione resta alta. Intanto nasce la sinergia Italia-Romania

GONZAGA – Un fenomeno che si è nettamente ridimensionato negli ultimi quattro anni ma sul quale non si può abbassare la guardia: questo il messaggio lanciato stamattina in occasione del convegno “Bracconaggio 2.0”, il meeting proposto nell’ambito dell’edizione 2020 di Carpitaly, la rassegna internazionale dedicata dalla Fiera Millenaria alla pesca sportiva, che stamattina ha fatto il punto proprio sul fenomeno del bracconaggio ittico.

Quest’anno il convegno ha visto la partecipazione sinergica di esperti e autorità italiane e rumene; proprio la Romania, infatti, è uno dei paesi dai quali provengono molti dei pescatori di frodo che depredano le acque del Po e degli altri fiumi del Nord Italia. Un mercato che porta nelle tasche dei bracconieri 4 milioni di euro di guadagno all’anno, attraverso una struttura criminale piramidale che vede tre livelli: i pescatori illegali, i trasportatori e le unità che distribuiscono e collocano il pesce pescato illegalmente (e detenuto in precarie condizioni igieniche) sul mercato. Anche per questo il problema principale sul quale le autorità stanno lavorando è, infatti, in primo luogo, la tutela della salute dei consumatori, che rischiano quotidianamente di trovarsi a tavola il pescato proveniente dalle battute abusive, condotte utilizzando sistemi di pesca invasivi e dannosi.

Nel 2019, grazie al blitz congiunto tra forze dell’ordine italiane e rumene e l’Europol, sono state condotte 169 perquisizioni, svariati arresti e il sequestro di proprietà per mezzo milione di euro. Purtroppo la legge italiana presenta numerose falle che ora il disegno di legge presentato dal senatore Stefano Testa, in collaborazione con le associazioni di pesca sportiva, sta cercando di sanare; il testo è già stato approvato al Senato ed entro breve sarà discusso alla Commissione Agricoltura della Camera. Alcuni strumenti utili, però, sono già presenti nell’attuale legislatura, trovando i giusti “canali”: l’avvocato Maria Elena Castaldo ha illustrato come sia importante fare squadra e raccogliere segnalazioni e documentazione al fine di poter imputare ai bracconieri i reati di disastro ambientale, associazione a delinquere, furto e persino maltrattamenti sugli animali.

Carpitaly prosegue anche domani dalle 8.30 alle 17.30. Nei 14.000 metri quadrati di fiera si potranno trovare tutte le maggiori aziende a livello mondiale specializzate in attrezzatura per la pesca alla carpa e al siluro. Per tutta la giornata, sul palco, si alterneranno incontri con i pescatori internazionali più famosi, giochi e quiz.

 

Nel video, le nostre interviste al Colonnello Alberto Ricci, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Mantova; Ugo Claudio Matteoli, Presidente Fipsas; Stefano Testa, Maggiore responsabile task force anti bracconaggio ittico Carabinieri CITES; e Teodor Nita’ – Procuratore – Corte di Appello di Costanza. 

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