“Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia. Non votando la fiducia a Mario Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l’europeismo, l’atlantismo, il liberalismo, l’economia sociale di mercato, l’equità. I cardini della storia gloriosa del Partito popolare europeo, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell’agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr”. Così in una nota Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione.
“Sono fiero di aver servito l’Italia da ministro di questo Governo. Sono degli irresponsabili coloro che hanno scelto di anteporre l’interesse di parte all’interesse del Paese, in un momento così grave. I vertici sempre più ristretti di Forza Italia si sono appiattiti sul peggior populismo sovranista, sacrificando un campione come Draghi, orgoglio italiano nel mondo, sull’altare del più miope opportunismo elettorale”, aggiunge.”Io rimango dalla stessa parte: dalla parte dei tanti cittadini increduli che mi stanno scrivendo e chiamando, gli stessi che nei giorni scorsi si sono appellati a Draghi perchè rimanesse alla guida del Governo. Io non cambio, è Forza Italia che è cambiata. Mi batterò ora perchè la sua cultura, i suoi valori e le sue migliori energie liberali e moderate non vadano perduti e confluiscano in un’unione repubblicana, saldamente ancorata all’euroatlantismo. Perchè dobbiamo contrastare la deriva di un sistema politico privo degli anticorpi per emanciparsi dal populismo e dall’estremismo, piegato a chi lavora per modificare gli equilibri geopolitici, anche indebolendo l’alleanza occidentale a sostegno dell’Ucraina – conclude Brunetta -. E’ una battaglia per il futuro che coincide con la difesa della mia storia, e di quella di Forza Italia”.
Anche Andrea Cangini lascia Forza Italia. Lo conferma il senatore azzurro, che ieri ha votato la fiducia al governo Draghi in dissenso dal partito restando in aula a differenza dagli altri forzisti. “Sono consapevole del fatto che, rinnovando la fiducia al presidente del Consiglio in coerenza con quanto detto e fatto da Forza Italia fino a due giorni fa, mi sarei messo automaticamente fuori dal partito”, ha aggiunto.
Gli addii a Forza Italia da parte di Brunetta e Cangini si aggiungono a quello di Maria Stella Gelmini che già ieri ha annunciato la decisione di lascare il partito (Crisi governo, Gelmini: “Lascio Forza Italia, ha voltato spalle a italiani” Gelmini “Forza Italia si è disciolta nel populismo”). Ma è un vero e proprio terremoto quello che sta vivendo il partito di Berlusconi in questo momento.
A MANTOVA PARTITO IN FIBRILLAZIONE
Anche a Mantova sono tanti i mal di pancia, all’interno dello stesso gruppo dirigente: in diversi non hanno infatti assolutamente condiviso la scelta di non votare la fiducia al governo Draghi. Tra i forzisti c’è chi giura che anche la deputata Anna Lisa Baroni, da sempre vicinissima a Maria Stella Gelmini, sia pronta a lasciare. Non siamo riusciti a contattare direttamente la deputata nonchè coordinatrice provinciale di Forza Italia, alcuni esponenti del partito sottolineano però come al momento Anna Lisa Baroni non abbia espresso alcuna posizione, e neppure giudizi in merito a quanto fatto dal partito contribuendo alla caduta di Draghi e alla crisi di Governo. Lo hanno fatto però altri esponenti di Forza Italia facendo capire di essere in una fase di riflessione che potrebbe probabilmente concludersi con l’addio al partito.