MANTOVA – L’operazione è scattata questa mattina nelle campagne di Castel Goffredo presso un vasto campo agricolo dato in affitto a un cittadino bangladese, titolare dell’azienda Agricola “Asian Vegetables” che commercializza peperoncini, zucchine e altri ortaggi. Azienda condotta insieme a un altro connazionale.
Ad operare la “Task force” composta dai carabinieri della stazione di Castel Goffredo in collaborazione con il nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Mantova e con la Polizia Locale di Castel Goffredo.
I militari sono intervenuti verso le 10,30. Dopo aver bloccato le vie di fuga, hanno fermato e identificato dieci operai, tutti regolarmente assunti, intenti nelle operazioni di raccolta degli ortaggi. Questi erano controllati a vista da un loro connazionale incaricato della “vigilanza”.
I lavoratori, tutti in regola con i permessi di soggiorno, sono stati ascoltati dai carabinieri ai quali hanno dichiarato di lavorare in quella azienda agricola mediamente 12/13 ore al giorno e di percepire una paga oraria di 3,50 euro all’ora.
Dalla verifica della documentazione contabile in realtà e poi emerso che ai lavoratori veniva calcolata la busta paga come se lavorassero al massimo 5-6 ore giornaliere e quindi, oltre a percepire una paga oraria molto al di sotto di quanto previsto dal contratto nazionale di categoria, venivano ulteriormente penalizzati nel conteggio mensile calcolando un orario molto inferiore rispetto a quello realmente lavorato.
Anche le condizioni degli alloggi dei braccianti, allestiti dal proprietario in un’area adiacente ai campi coltivati i sono risultate fatiscenti, con un solo bagno in comune.
I militari, dalle dichiarazioni di alcuni braccianti hanno anche accertato che, a seguito di lamentele per i bassi comensi inferiori alle prestazioni rese, questi avevano subito minacce di licenziamento dal titolare.
A conclusione degli accertamenti i carabinieri hanno proceduto all‘arresto di tre persone ritenute responsabili in concorso tra loro dei reati di caporalato ed estorsione. Si tratta del titolare dell’azienda, B.M 35 anni, del socio, U.A.M 30enne e del caporale, ovvero “il vigilante dei braccianti”, 37 anni, tutti del Bangladesh e residenti in provincia.
Si trovano nel carcere di Mantova a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il servizio rientra nell’ambito dei “controlli straordinari nel settore agricolo, agroalimentare/forestale e ambientale – 2018” disposti dal Comando generale dell’arma dei carabinieri e finalizzato al contrasto dello sfruttamento della manodopera clandestina e del caporalato, coordinato dalla Compagnia di Castiglione delle Stiviere.