Caporalato, sfruttamento del lavoro: ecco dove mettere la lente nel mantovano

MANTOVA – Sono cinque in provincia di Mantova le aree comunali nelle quali emergono maggiormente episodi di lavoro sfruttato o sottoposto a caporalato. A dirlo l’ultimo studio prodotto dall’Osservatorio Placido Rizzotto e Flai Cgil. In particolare, secondo i dati contenuti nel Quaderno sulla Geografia del Caporalato presentato lo scorso 23 marzo a Roma, i comuni mantovani dove questi fenomeni si sono registrati maggiormente sono quelli di Mantova, Sermide, Ostiglia, Gonzaga e Magnacavallo. La particolare e interessante mappa geografica è stata realizzata dall’Osservatorio Placido Rizzotto mediante interviste effettuate online nel periodo estate/inverno 2019 a sindacalisti Flai Cgil operanti in tutto il territorio nazionale e vagliando, contemporaneamente, le singole operazioni di Polizia Giudiziaria nonché le denunce degli stessi lavoratori e delle principali reti di protezione sociali a cui fanno riferimento. Sono 405 aree in tutta Italia, di cui 123 al Sud, 45 nel nord ovest, 84 nel nord est e 71 nelle isole.
“Il Quaderno – spiega Ivan Papazzoni Segretario Flai Cgil Mantova che ha preso parte, insieme a Luca Casu sempre della Flai Mantova, alla presentazione del Quaderno lo scorso 23 marzo a Roma – è uno strumento della conoscenza per contrastare questo odioso fenomeno e sconfiggerlo. Per questo oggi ci interessa prevenire caporalato e sfruttamento, arrivare prima che si consumi il reato”. In questo il sindacato può tanto, con il Sindacato di strada, con una lotta per i diritti e il lavoro che deve essere collettiva, per mezzo della contrattazione, perché “oggi contrattare è recuperare le radici antiche dei diritti”. 
“Sappiamo – conclude Papazzoni – come FLAI CGIL che si può produrre nella legalità, seguendo la bussola dei diritti e delle tutele per ogni lavoratrice e lavoratore”.