Carcere di Mantova, incontri con cuoco e nutrizionista per l’educazione alimentare

MANTOVA – Il percorso La sana alimentazione è questione di stile nasce dalla collaborazione tra CPIA Mantova, Promozione della Salute ASST Mantova, Medicina Penitenziaria ASST Mantova e Casa Circondariale di Mantova ed è finalizzato alla realizzazione di incontri, tenuti da esperti, aperti all’intera popolazione detenuta riguardo la sana alimentazione e per sensibilizzare contro gli sprechi alimentari.

Il percorso si inserisce nell’ambito del progetto Empowerment della Medicina Penitenziaria di Asst Mantova che struttura incontri formativi e laboratori esperienziali periodici sull’attività di prevenzione primaria e secondaria, al fine di fornire alla popolazione detenuta una terapia “informativa” che sostenga il paziente in scelte consapevoli sulla propria salute.

Per gli studenti iscritti ai corsi Cpia la partecipazione a tali incontri farà parte del percorso formativo; questo consentirà non solo di inserire nel percorso scolastico attività di promozione del benessere individuale e sociale in un’ottica preventiva, ma anche di vivere momenti culturalmente significativi rivolti a tutti gli utenti della casa circondariale.

Gli obiettivi: promuovere, attraverso il tema dell’alimentazione, l’attenzione alla responsabilità e alla cura del sé; promuovere buone pratiche di prevenzione e sani stili di vita in una fascia della popolazione più difficilmente raggiungibile dalle iniziative informative e culturali; approfondire le tematiche della sostenibilità a livello personale, locale, globale nell’ottica di fornire strumenti per una cittadinanza consapevole.

Gli incontri si svolgeranno nella casa circondariale di Mantova. Il 12 marzo la nutrizionista Maria Chiara Bassi parlerà di Cibo sano e malnutrizione per eccesso. Il 23 marzo laboratorio esperienziale con il cuoco Matteo Caffarella, ‘Pane in cerca di ricetta’. Il 13 aprile dibattito multidisciplinare sull’alimentazione, intervengono Pietro Paganini con la presentazione del suo libro ‘Ifood: come sottrarsi dall’ideologia alimentare?’, Giusi Sellitto e Maria Chiara Bassi.