Caro energia: in Comune a Mantova termosifoni accesi dopo il 1° novembre. Uffici della Diocesi chiusi un’ora prima

Caro energia: in Comune a Mantova termosifoni accesi dopo il 1° novembre. Uffici della Diocesi chiusi un'ora prima

MANTOVA – Istituzioni mantovane alle prese con le misure per contrastare il caro energia ad iniziare dal Comune capoluogo che proprio in questi giorni sta definendo i diversi provvedimenti.
A spiegarlo è il vice sindaco nonchè assessore al bilancio Giovanni Buvoli secondo il quale è ormai certo che negli uffici comunali i termosifoni verranno accesi solo “dopo il ponte del 1° novembre, poi per quanto riguarda le modalità del riscadamento, queste saranno differenziate a seconda delle funzioni di sedi e uffici, per le bibioteche ad esempio dovremo prendere misure diverse rispetto agli uffici amministrativi. E anche per quest’ultimi dovremo differenziare ad esempio gli orari”.
“Il venerdì alle ore 13 i dipendenti comunali smettono di lavorare ma non tutti. I dirigenti ad esempio ci sono anche al pomeriggio, lo stesso dicasi del personale della segreteria del sindaco che è operativa anche il sabato mattina. Dovremo dunque garantire i locali riscaldati per coloro che vengono a lavorare, mentre per quegli uffici che rimangono vuoti stiamo ragionando se sia il caso di spegnere il riscaldamento dal venerdì per il resto del fine settimana. In via Roma l’impianto sembrerebbe sezionato e questo sarebbe già un aiuto. Poi vanno valutate una per una tutte le situazioni nelle altre sedi comunali” continua il vice sindaco che spiega anche come sia già stato annunciato al personale il divieto di portare “stufette elettriche per scaldarsi”.
Anche la Diocesi di Mantova è ovviamente alle prese con la necessità di risparmiare su luce e gas.
La Cei ha già deliberato un Fondo di solidarietà di 10 milioni di euro a favore delle diocesi per contrastare l’aumento dei costi dell’energia. In attesa di vedere quante di queste risorse arriveranno a Mantova la Curia ha già deciso alcuni provvedimenti. “Per quanto riguarda gli uffici diocesani in Piazza Sordello è stato deciso di chiuderli un’ora prima riorganizzando la pausa pranzo dei dipendenti – spiega l’economo della diocesi Giovanni Rodelli – Il venerdì pomeriggio invece, quando già gli uffici sono chiusi al pubblico, il personale lavorerà in smart working da casa”.
E per le chiese? “Abbiamo lasciato alle parrocchie la possibilità di organizzarsi autonomamente a seconda delle proprie esigenze. Certo la preoccupazione dei parroci aumenta ogni giorno di più” conclude Rodelli.