Caro-gelato, ma la voglia non passa. Tra i gusti impazza il caramello 

MANTOVA – Il sorriso, ma anche pane e nutella, passando per la frutta di stagione e le tendenze del momento come cioccolato di Dubai, il caramello primo sale, il Lotus con caramello e cannella: sono tra i gusti più gettonati alla gelaterie “Il Sorriso” di viale delle Medaglie d’Oro in città. A distribuire dolcezza, ci sono Maria Virginia Accardo titolare insieme al marito Carmine Marrazzo
“Abbiamo aperto nel 2021 – racconta Maria Virginia – e da allora abbiamo sempre avuto la coda, certo anche da noi il prezzo del gelato è aumentato ma proporzionalmente all’aumento dei costi delle materie prime, nel 2021 un kg di gelato costava 21 euro – dice Maria Virginia – oggi ne costa 24, dall’anno scorso ad oggi i prezzi sono invariati con un cono a due gusti che costa 3 euro”.
I clienti in questa gelaterie diventano protagonisti :”ci piace interagire con i nostri clienti che ci suggeriscono anche i gusti da realizzare  per noi è un dare e un avere, e cerchiamo di esserci sempre”.

Secondo i dati di Federconsumatori, nell’ultimo anno i prezzi del gelato sono aumentati in media del 9%. A risentire di più degli aumenti, sempre secondo l’associazione dei consumatori, il gelato confezionato a stecca e quello in vaschetta rispettivamente aumentati del +24% e del +23%. Diverso è il caso del gelato artigianale che seppur ha aumentato il prezzo  ha offerto sempre più scelta e uguali quantità mentre quelli confezionati  si sono rimpiccioliti del 15% in media rispetto al 2002.

Andando verso il centro incontriamo un altro must di Mantova, il “Mastercream” 36 anni di storia che dal 1989 produce il gelato di famiglia con passaggio di generazioni ma la stessa passione e ricette di una volta.
” I gusti più famosi e più richiesti da noi sono sicuramente la “bignolata”, ma anche lo yogurt greco con miele e frutta secca, tanti gusti nuovi esplosi quest’anno il babà, le pesche alla torinese che sono quelle ripiene al cioccolato con gli amaretti – spiega la titolare Federica Zanazzi – poi i classici come il pistacchio che è intramontabile e la malaga che va un po incontro ai gusti degli anni ’80, ma che assolutamente non si può smettere di fare”.
Anche in questo caso gli aumenti ci sono “Le materie prime sono importanti per produrre un gelato di qualità – continua Federica – e si vede subito quando vai a fare la spesa che hanno avuto dei rincari parliamo di nocciola, di pistacchio e quest’anno anche il cacao senza parlare del latte, del burro e dei latticini, cerchiamo di tagliare i costi da qualche altra parte ma non sulle materie prime, per cui si un leggero aumento c’è stato il cono due gusti quest’anno costa 3 euro, era rimasto per quasi 10 anni a 2,50 euro, ma ci siamo allineati ai prezzi e un kg è 24 euro”.
Ad incidere molto anche il costo dell’energia “noi viviamo con freezer e macchinari accessi continuamente, per cui si, incide tantissimo – prosegue – e poi c’è da sperare che non ci siano blackout improvvisi perchè c’è già capitato lo scorso anno per ben due volte di buttare via tutto”.
Ma al gelato quindi si può rinunciare o anche se costa di più non se ne può fare a meno?
“No. Anche se i prezzi sono aumentati al gelato non si rinuncia, certo si vanno a cercare le gelaterie più buone e che usino materie prime di qualità in questo caso si è disposti anche a pagarlo un po di più” – dice un cliente.
“Con questo caldo il gelato fa piacere e si mangia volentieri” – commenta un altro – “per no, al gelato non rinuncio”.
“Io tante volte d’estate pranzo con un gelato – dice una cliente – e sono disposta anche a pagarlo qualcosa di più, l’importante è che sia buono”.