“C’è un enorme problema sulla gestione dell’edilizia popolare da parte di Regione Lombardia, che indigna in generale ma che sul territorio mantovano sta assumendo proporzioni ancor più preoccupanti. E’ il momento che Aler e Giunta regionale diano spiegazioni”. Lo afferma la consigliera regionale mantovana del PD Antonella Forattini alla luce dei dati sugli appartamenti Aler sfitti nel Comune di Mantova e dei risultati della graduatoria per l’assegnazione di fondi regionali derivanti dal PNRR finalizzati alla ristrutturazione delle case popolari che necessitano di manutenzione prima di essere assegnate.
“I dati di Aler (177 appartamenti sfitti a fronte di oltre 520 domande da parte di famiglie bisognose) denotano una grande trascuratezza nei confronti del territorio mantovano. Se non fosse per i Comuni virtuosi che si sono mossi per la manutenzione delle case popolari di loro proprietà la situazione sarebbe ancora più grave.
Gestire un simile patrimonio è sicuramente complesso, ma non si spiega il perché – proprio a fronte di una tale necessità – l’agenzia Aler di Brescia, Mantova e Cremona abbia presentato progetti, e quindi richiesto fondi alla Regione, soltanto per Brescia e nulla per Mantova e Cremona come evidenzia la graduatoria del bando regionale con fondi PNRR appena pubblicata”.
“Qui interviene, poi, un altro problema – aggiunge la consigliera PD – Scorrendo la graduatoria dei comuni della provincia di Mantova che hanno ottenuto i fondi per l’edilizia popolare, non si può non notare come questi siano tutti amministrati dal centrodestra. Una strana coincidenza su cui ritengo sia necessario fare luce. E’ importante precisare che il punteggio dato ai vari parametri di progetto è deciso dalla Regione e che, quest’ultima, ha deciso autonomamente di dare un punteggio più alto ai comuni in zona sismica rispetto alla densità abitativa, nonostante quest’ultima fosse una priorità espressamente richiesta dalle linee guida del PNRR.
Chiederò, quindi, una spiegazione ufficiale durante il Consiglio Regionale del prossimo martedì in cui presenterò un’interrogazione per sapere come Regione Lombardia intenda rispondere a tutte le richieste ritenute ammissibili ma non finanziate e perché sono stati premiati determinati criteri a dispetto di altri nella composizione della graduatoria finale del bando”.