Castel Goffredo, sfruttamento di manodopera clandestina e caporalato: arrestato 51enne cinese

CASTEL GOFFREDO – Proseguono i controlli dei carabinieri della Compagnia di Castiglione delle Stiviere, impegnati a verificare l’attuazione delle norme anticontagio per il contrasto dell’epidemia al Covid. Sotto la lente dei militari un laboratorio tessile cinese di Castel Goffredo, dove i carabinieri hanno trovato dieci operai impegnati nelle attività di cucitura, stiratura e confezionamento di calze. Quattro di loro sono risultati assunti, sei invece non avevano regolare contratto. Uno di questi ultimi è risultato essere clandestino. 

Dopo le prime verifiche, i militari si sono resi conto che molte erano le irregolarità: gli operai, tutti ascoltati dai Carabinieri, hanno dichiarato di lavorare 12 ore continuative al giorno e di percepire una paga di 4 euro all’ora, di molto inferiore a quella prevista dal contratto nazionale di categoria, il che raffigura il reato di sfruttamento del lavoro e caporalato e di conseguenza l’arresto in flagranza per il titolare dell’attività.

Così, nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri delle Stazioni di Castel Goffredo, Poggio Rusco, Gazzuolo e Curtatone, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mantova nonché del personale della Polizia Locale di Castel Goffredo, hanno proceduto al controllo di un laboratorio tessile operante nel settore del confezionamento di calze. Lo scenario è sempre lo stesso: è l’interno di un laboratorio tessile cinese dove vengono regolarmente sfruttati gli operai con paghe miserevoli e impiegati nelle attività con turni massacranti di 12 ore al giorno consecutive.

I Carabinieri hanno fatto irruzione nel laboratorio verso le 14.30 di ieri 13 maggio dove erano in attività gli operai al lavoro con i macchinari per il taglio, cucito e confezionamento delle calze, dei quali tre di loro, lavoratori in nero, si erano nascosti in un cunicolo chiuso da un pannello in legno preventivamente predisposto per sfuggire ad eventuali controlli.

L’attività è risultata intestata a C.S. 51enne di nazionalità cinese, residente nella provincia di Vercelli ma di fatto domiciliato a Castel Goffredo e presente all’atto del controllo.

Per quanto accertato, i militari hanno proceduto all’arresto del titolare ritenuto responsabile dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, trarre ingiusto profitto favorendo la permanenza sul territorio italiano di cittadini stranieri, sfruttamento manodopera clandestina.

I militari hanno inoltre proceduto al sequestro del laboratorio e della merce per un valore complessivo di circa 130.000 euro, oltre alle sanzioni amministrative di circa euro 25.000 oltre al recupero contributivo ancora in fase di quantificazione da parte del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mantova.

L’uomo, al quale è stata contestata anche la violazione amministrativa per la violazione all’art. 4 comma 1 del D.L. del 25 marzo 2020 nr. 19, relativo al contenimento del contagio da COVID-19, ora si trova presso la Casa Circondariale di Mantova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il cittadino cinese clandestino è stato munito di biglietto di invito per presentarsi alla Questura di Mantova per la procedura di espulsione.