Castelbelforte, una delle due assalitrici scarica tutte le colpe su quella che colpiva con le forbici

Il luogo dove era avvenuta l'aggressione in un parco di Castelbelforte

CASTELBELFORTE – Starebbe scaricando tutte le colpe sull’amica che ha ripetutamente colpito con le forbici la compagna di scuola. Lei è la ragazzina che ha tenuta ferma però la vittima affinchè quell’altra potesse “finire l’opera” così come si sarebbe espressa quest’ultima mentre si accaniva sulla poveretta, stando alla testimonianza di Annalisa Zecchetto, la 61enne di Castelbelforte che con il suo intervento ha salvato la vita alla tredicenne (vedi: Parla la donna che ha salvato la 13enne: “Una la colpiva con le forbici e diceva all’amica tienila ferma così finisco l’opera”).
La ragazza starebbe dunque addossando la responsabilità dell’aggressione sull’altra che avrebbe portato con sè anche le forbici con cui poi ha colpito la compagna di scuola dopo averla presa a calci e pugni.
Molto importante a questo punto sarà quello che emergerà dalle chat sui tre cellulari delle ragazze, quelli delle due assalitrici e della vittima, che sono stati sequestrati dai carabinieri, non solo per vedere i messaggi intercorsi tra le prime due, ma anche tra queste e altri soggetti.
Al momento pare comunque che una delle due assalitrici si stia rendendo conto di quanto fatto e per lei sarebbe già stato avviato un percorso psicologico, l’altra sarebbe invece ancora chiusa nel silenzio.
Entrambe le ragazze, stando a quanto dichiarato dai loro legali, si sarebbero però dimostrate “collaborative” durante il lungo interrogatorio presso il Tribunale dei Minori di Brescia.

VEDI:Castelbelforte: rancori nati a scuola e covati a lungo dietro l’aggressione che ha quasi ucciso la tredicenne