Cervello e Thanatos, le conseguenze dell’Alzheimer: se ne parla alla Casa del Mantegna

MANTOVA – Si intitola “Cervello e Thanatos” il terzo appuntamento della rassegna “Alla fine dei conti, riflessioni sulla vita e sulla morte”: lunedì 17 febbraio alle ore 18.30 alla Casa del Mantegna in via Acerbi a Mantova, Elena Alfonsi, ideatrice e coordinatrice del ciclo di conferenze, dialogherà con il neurologo Marco Marchini, medico dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova.

Già docente alla Scuola di Specializzazione in neurologia dell’Università di Parma, Marchini è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e del romanzo “L’ombra non protegge dalla pioggia” in cui attraverso un tratto della storia di un uomo descrive le conseguenze dell’Alzheimer. «Nel cervello – afferma Marchini – risiede il controllo dei meccanismi che tengono in vita l’uomo. Ma soprattutto nel cervello è custodita l’identità dell’individuo, la consapevolezza del mondo esterno e di sè. Questa identità consiste in una sorta di “registrazione” dell’intero vissuto dell’essere umano contenuta in quella che è definita memoria. Quando si perde il substrato anatomico della cognizione di sé, l’identità della persona è completamente perduta. La morte dell’identità ha un trascorso lento. Avviene inesorabilmente: indipendente dagli arti che continuano a muoversi e dagli occhi che continuano a guardare. Crudele è la morte dell’identità lentamente sottratta al corpo, lascia spazio solo ad incolmabili solitudini, valanga inarrestabile che trascina con sé la coscienza di un’esistenza a cui non vi può essere ritorno».

L’ingresso è libero.