Cgil, Cisl e Uil: “intollerabile la gestione della campagna vaccinale antinfluenzale. I consiglieri regionali intervengano”

Cgil, Cisl e Uil:

MANTOVA – E’ un attacco durissimo nei confronti di Regione Lombardia quello che i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e Uil Daniele Soffiati, Dino Perboni e Paolo Soncini, lanciano, con un comunicato unitario, rimarcando le tante lacune della vicenda vaccini antinfluenzali definita “non tollerabile”. Una vicenda che, al pari di tante altre, si sta ripercuotendo soprattutto sui cittadini più fragili.
“Cgil, Cisl e Uil territoriali rappresentano oltre 100.000 mantovani, lavoratori e pensionati che contribuiscono fino all’ultimo centesimo alla spesa sanitaria lombarda e che hanno tutto il diritto di esigere risposte che mettano fine all’inaccettabile situazione della campagna vaccinale antinfluenzale – dichiarano i sindacati – Come Cgil, Cisl e Uil abbiamo più volte evidenziato direttamente ad Ats Valpadana che la gestione della campagna vaccinale antinfluenzale nella nostra Regione non è tollerabile”.
“In particolare, vogliamo rimarcare le principali lacune verificate sul territorio:
– la mancata adesione alla campagna vaccinale di una parte dei medici di medicina generale;
– la scarsa distribuzione dei vaccini ai medici che avevano aderito;
– la difficoltà ad effettuare la prenotazione del servizio attraverso i call center o le piattaforme informatiche;
– la dislocazione logistica delle sedi vaccinali spesso distanti dal luogo residenza del richiedente.
E’ notizia di questi giorni che la situazione è notevolmente peggiorata. Persone anziane e fragili che si sono recate agli appuntamenti faticosamente conquistati sono state rispedite a casa per la mancanza delle dosi mai consegnate dalla Regione” sottolineano Soffiati, Perboni e Soncini
“Come Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle nostre categorie dei pensionati, della Funzione Pubblica, della Fisascat-Cisl e della Cisl Medici, dobbiamo prendere atto che Regione Lombardia, oltre ad ammettere le sue mancanze senza porvi un serio rimedio, tenta di rabberciare soluzioni confuse e pasticciate, come la possibilità per i cittadini per cui è fortemente raccomandata la vaccinazione antinfluenzale di rivolgersi alle strutture sanitarie private. Con quali condizioni (strutture indicate dall’ATS? A pagamento? Rimborsate?) non è dato sapere. Una vera e propria ammissione di approssimazione da parte dell’Assessorato al Welfare di Regione Lombardia, e al contempo una sconfitta del sistema della sanità pubblica”. continua il comunicato
Non è questo il modo di gestire la sanità pubblica. Non è questo il modo di gestire uno dei beni più preziosi per i cittadini, costituzionalmente previsto in una regione che si vanta di essere la locomotiva del Paese e uno dei motori dell’Europa. I cittadini mantovani esigono risposte da chi ha responsabilità di garantire la salvaguardia della vita.
Questa situazione non fa altro che amplificare incertezza e confusione fra le fasce della popolazione che dovrebbero essere maggiormente tutelate e aiutate.
Per questo facciamo appello ai consiglieri regionali affinché Regione Lombardia agisca prontamente e risolva questo drammatico problema” concludono i sindacati