Cgil Mantova, referendum lavoro: raccolte 500 firme in un pomeriggio

MANTOVA – Superare la precarietà, aumentare la sicurezza sul lavoro, tutelare i cittadini dai licenziamenti illegittimi. Sono i principali obiettivi della campagna referendaria lanciata dalla Cgil e che ha preso il via anche a Mantova oggi pomeriggio durante l’assemblea al Mamu.
Cinquecento le firme raccolte.
I referendum per il 2025, decisi lo scorso 26 marzo dall’Assemblea generale della Cgil, vedono in particolare quattro quesiti che chiedono: l’abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi, l’abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese, l’abrogazione delle norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine, l’abrogazione delle norme che impediscono – in caso di infortunio sul lavoro negli appalti – di estendere la responsabilità all’impresa appaltante.
La raccolta firme è partita il 25 aprile da Casa Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), luogo simbolo della Resistenza, e la prima firma è stata quella del segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Durante l’assemblea al Mamu si è parlato anche delle due iniziative del Governo su autonomia differenziata (il Ddl Calderoli è approdato in aula) e premierato contro cui la Cgil si sta battendo e che considera delle “controriforme istituzionali, che mirano a cancellare la Repubblica parlamentare e la Costituzione nata dalla Resistenza e fondata sul lavoro.