Chiuse le regioni rosse, mascherina in classe, stop a ristoranti e parrucchieri. Lo prevede la bozza del dpcm

Conte:

Il DPCM è ancora una bozza, forse uscirà nella notte o domani, ma a parte le differenze tra le regioni in base ai dati epidemiologici, le indicazioni a livello nazionale per tutte le regioni dovrebbero quasi sicuramente prevedere:

1. “Coprifuoco” dalle 22 alle 5 del mattino seguente. In quelle ore ci si potrà spostare solo per lavoro, per salute e per stati di necessità.

2.Trasporti al 50% per evitare il sovraffollamento

A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale con esclusione del trasporto scolastico dedicato è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50%; detto coefficiente sostituisce quelli diversi previsti nei protocolli e linee guida vigenti.

3.Didattica distanza per scuola secondaria

Nelle scuole secondarie il 100% delle attività deve essere svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. In presenza si potranno svolgere attività quando sia richiesto l’uso di laboratori o in caso di situazioni di disabilità dei soggetti convolti o in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali

4.Mascherina in classe

L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

5.Chiuse le “regioni rosse”

Le regioni che si collocano in uno ‘scenario di tipo 3’ e con un livello di rischio ‘alto’ sono considerate “regioni rosse” e per questo la bozza del Dpcm, prevede con ordinanza adottata dal Ministro della salute d’intesa con il presidente della Regione interessata una serie di ulteriori restrizioni, che, sempre secondo la bozza, dovrebbero essere:

-Stop agli spostamenti: ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
Tali provvedimenti possono riguardare “intere Regioni o parti di esse”. La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, dunque a livello comunale e provinciale.

E’ sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Stop anche a bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio.

Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonchè fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Sospese le attività inerenti servizi alla persona fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti

Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari.

Dad dalle medie nelle zone rosse

Restano in presenza i servizi educativi per l’infanzia e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, tutte le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza

-Smart working ai massimi livelli possibili sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale

Attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresi’ consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale”.

-Stop a mostre e musei

-Nel week end chiusi i centri commerciali ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole”.

-Sospese le crociere

-Stop ai concorsi, ma non per la sanità: sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonchè ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile.

Il Ministro della salute, con frequenza almeno settimanale verifica “il permanere dei presupposti”. Le ordinanze “sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto”.

Il nuovo Dpcm dovrebbe entrare in vigore giovedì 5 novembre e restare in vigore fino al 3 dicembre.