Cinque sacerdoti mantovani in corsia. Faranno servizio di assistenza spirituale nei reparti Covid degli ospedali

Cinque sacerdoti mantovani in corsia. Faranno servizio di assistenza spirituale nei reparti Covid degli ospedali

MANTOVA –  ” Da quando è cominciata l’emergenza coronavirus con tutto il suo dramma, vedendo le immagini degli ospedali, mi sentivo quasi in colpa di non poter essere in prima linea vicino alla persone che soffrono”. A parlare è monsignor Paolo Gibelli, parroco a Suzzara delle parrocchie dell””Immacolata Concezione della B.V.Maria”, di S. Prospero e di  Brusatasso che è tra i cinque sacerdoti che a brevissimo entreranno nei reparti Covid degli ospedali mantovani per svolgere un servizio di assistenza spirituale.
La Direzione Generale dell’Asst di Mantova ha accolto infatti la richiesta che alcuni preti della diocesi possano svolgere un servizio di assistenza spirituale nei reparti Covid.
“Offrire un segno sacramentale della vicinanza e della misericordia del Signore rappresenta un sollievo ai patimenti di malati e morenti – dice una nota della diocesi – oltre che un sostegno all’angoscia dei parenti che vivono il dramma, in caso di decesso, di non poter dare loro un ultimo saluto”
Don Paolo Gibelli è si un sacerdote ma è anche un medico. Quasi obbligatoria la domanda se su questa sua scelta abbia inciso di più l’uno o l’altro. “Entrambi” – risponde lui che ci racconta il dramma di alcuni suoi parrocchiani che non possono stare vicino ai loro cari ammalati, soprattutto quelli ormai in fin di vita”
“E’ terribile l’angoscia di non poter comunicare” ci dice. Ora don Paolo, come don Stefano Menegollo, don Nicola Ballarini, don Paolo Gozzi e don Andrea Moscatelli diventeranno anche la voce dei familiari degli ammalati di coronavirus.
I parenti dei pazienti che lo desiderano possono infatti chiedere al personale sanitario di avvisare il cappellano perché visiti e porti i conforti cristiani ai loro congiunti. È anche possibile che i parenti si riferiscano ai sacerdoti delle loro parrocchie i quali provvederanno a passare ai cappellani incaricati il nome delle persone che gradirebbero la visita.
I sacerdoti interessati sono opportunamente addestrati circa i requisiti essenziali per le manovre di sicurezza. Svolgono questo servizio pastorale in modo discreto in accordo con i dirigenti sanitari riguardo a tempi e modalità di accesso alle stanze di degenza, anche su chiamata.

Gli ospedali in cui al momento è attivato il servizio sono i seguenti:

Ospedale POMA (Mantova)                        don Stefano Menegollo

Ospedale PIEVE di CORIANO                    don Nicola Ballarini

Ospedale di ASOLA                                     don Paolo Gozzi

Ospedale di CASTIGLIONE/St                    don Andrea Moscatelli

Ospedale di SUZZARA                                don Paolo Gibelli

“Affidiamo alla protezione della beata Vergine Maria delle Grazie e all’intercessione di San Luigi Gonzaga i nostri fratelli sacerdoti – conclude la nota della diocesi –  che svolgono in nome della Chiesa questo delicato servizio” –