MANTOVA – I dati dell’Inail del mese di aprile, analizzati dall’Ufficio Studi della Cisl Lombardia, certificano una riduzione degli infortuni così come riscontrato nei mesi precedenti. A spiegarlo è il segteraio generale della Cisl Asse del Po Dino Perboni che dichiara:”Ad aprile 2023, gli infortuni sono decrementati del 22,7% rispetto ad aprile 2022, passando da 397 a 307 con una calo di 90 casi. Anche dal confronto di gennaio-aprile 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 si registra una calo pari al 19,4% con una diminuzione di 395 eventi: 2.034 infortuni a gennaio-aprile 2022 rispetto ai 1.639 infortuni del 2023. Se questo calo degli infortuni è un segnale positivo, resta che la media provinciale è comunque inferiore a quella regionale che fa segnare un calo degli infortuni del 26,4% e quella nazionale del 27,0%. Pertanto, se a Mantova si registra una contrazione degli infortuni, tuttavia questo trend è inferiore a quello regionale e nazionale”.
“I settori più interessati agli infortuni sono; industria; costruzioni; trasporti e magazzini; agricoltura; artigianato e socio-sanitario. Per quanto riguarda gli infortuni mortali non si riscontrano aumenti, anche se ad aprile del 2023 come nel 2022 c’è stato un evento mortale. Rispetto al periodo gennaio-aprile 2022, il 2023 ha riscontrato 2 infortuni mortali, mentre nel 2022 furono 6. Il dato lombardo ha riscontrato un aumento degli infortuni pari al 4,3%, mentre a livello nazionale, nel periodo gennaio-aprile, l’incidenza degli infortuni mortali è dell’1,1%. Purtroppo, non siamo ancora a zero infortuni mortali. Per quanto attiene alle malattie professionali i dati dell’INAIL certificano per aprile 2023 una riduzione rispetto al 2022 pari a – 2 casi, passando da 5 nel 2022 a 3 del 2023; tuttavia, il trend, nel gennaio-aprile, risulta in crescita passando da 46 denunce nel 2022 a 63 nel 2023 con un crescita del 37%” continua Perboni.
“Il confronto effettuato sul quadrimestre 2023, presenta una dinamica di contenimento degli infortuni rispetto al 2022, ma per aver un giudizio definitivo dovremo attendere i prossimi mesi, in modo da avere un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico; questo per comprendere se la riduzione degli infortuni è legata alla riduzione di quelli provocati dal covid, o da un miglioramento generale delle condizioni di salute e sicurezza nei posti di lavoro. Per questo riteniamo che si debba mantenere alta la guardia e l’attenzione nel modo del lavoro sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, e pertanto ribadiamo che necessario perseguire i seguenti obiettivi: rafforzare gli ispettori dell’ATS e dell’ITL in modo da avere più ispettori che facciano i controlli e le sanzioni per chi non rispetta la legge; premiate le aziende che fanno della salute e sicurezza un primato della loro organizzazione del lavoro, introducendo la patente che riconosco a loro il merito e penalizzi le aziende che non si curano della salute e della sicurezza dei lavoratori, anche mediante l’esclusione perpetua dal sistema del appalti pubblici e privati. Inoltre, si deve accrescere l’informazione, la formazione e la prevenzione in tutti i posti di lavoro, così come vanno rafforzate le forme di coinvolgimento e partecipazione degli RLS. Infine, per accrescere l’educazione della salute e sicurezza, nel ciclo scolastico delle scuole superiori, vanno introdotti percorsi formativi sulla salute e sicurezza. Tutte queste azioni sono necessarie sia per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori, ma anche creare un argine della legalità contro i pericoli delle infiltrazioni criminose” conclude il segretario generale Cisl Asse del Po.