CNA: il 50% delle piccole imprese pronte ad assumere: mancano candidati qualificati

Un’indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche di CNA su un campione di oltre 2.000 imprese artigiane, micro e piccole, di cui una quarantina mantovane, evidenzia un dato significativo: una piccola impresa su due vorrebbe assumere nel secondo semestre del 2025, ma una su tre fatica a trovare candidati idonei.

L’intenzione di assumere è ostacolata dalla difficoltà di reperire le figure professionali necessarie, anche a causa di un mercato del lavoro che non favorisce l’incontro tra domanda e offerta.

Secondo i dati raccolti, il 50,8% delle imprese intende assumere nella seconda metà del 2025, con il 30,8% che prevede due nuove assunzioni e il 7,8% tre o più, soprattutto nel settore manifatturiero.

La domanda di lavoro è particolarmente alta nelle costruzioni (54,5%) e ancora più marcata nel comparto installazione di impianti (59,2%). Tra le attività manifatturiere, la volontà di assumere riguarda il 56% delle piccole imprese meccaniche e il 52,8% delle aziende della filiera moda.

Le figure più ricercate includono: Elettricisti; Addetti alla produzione di macchine utensili; Costruttori di carpenteria metallica; Specialisti nel taglio e confezione di capi di abbigliamento; Esperti nella produzione di mobili in legno e nel montaggio di arredi e infissi

Anche nel settore servizi si registra una forte domanda di lavoratori, in particolare in: Ristorazione, Trasporti e logistica, Autoriparazioni e carrozzerie, che mostrano un tasso di assunzioni superiore alla media del 10-20%.

Tra i profili più richiesti emergono autisti, meccatronici, carrozzieri, cuochi, aiuto cuochi, camerieri, acconciatori e operatori estetici.

Nonostante la volontà di assumere, il 30% delle imprese segnala problemi nel reperire candidati idonei. Il resto del campione si divide tra: 11,4% che non ha difficoltà a trovare lavoratori; 55,4% che ha ricevuto candidature, ma ha incontrato ostacoli nella selezione

Le principali criticità riguardano: 47,7% ha trovato candidati privi delle competenze necessarie; 7,7% ha riscontrato richieste economiche superiori all’offerta disponibile

Sorprendentemente, il metodo più utilizzato per la ricerca di candidati resta il passaparola, scelto dal 42,1% delle imprese. Seguono: Agenzie per il lavoro (21,5%); Annunci su canali specializzati (15,1%); Istituti scolastici, università e centri di formazione (10,7%); Centri per l’impiego, usati solo dal 6,8% delle imprese

Le aziende intenzionate ad assumere mirano a garantire stabilità occupazionale, con il 34,6% che auspica contratti a tempo indeterminato. Altri strumenti di inserimento includono: Apprendistato (21,5%); Tirocinio formativo (9,8%)

Un’indagine che mette in luce le criticità del mercato del lavoro e la necessità di strumenti più efficaci per facilitare l’incontro tra imprese e lavoratori qualificati.