Comunità Papa Francesco, lavoratori in agitazione: “Contratto non rispettato e stress insostenibile”

CURTATONE – Mancato rispetto del Contratto Nazionale e dell’Integrativo Provinciale, il mancato rispetto delle norme in tema di privacy e di salute e sicurezza sul lavoro e gli altissimi livelli di stress causati dall’atteggiamento della Cooperativa “Gli Ultimi”.

Sono questi alcuni dei problemi rilevati dai lavoratori e dalla Fp Cgil di Mantova, che hanno condotto alla proclamazione dello stato di agitazione da oggi, mercoledì 8 maggio, nella Comunità Papa Francesco gestita dalla Cooperativa “Gli Ultimi”. Sono state quindi esposte le bandiere davanti alla sede della comunità in segno di protesta. “Nella Comunità
lavorano circa 9 persone e vengono accolti 10 ragazzi minori non accompagnati – afferma Najoua Chahramane di Fp Cgil -. L’atteggiamento della Cooperativa all’interno della Comunità ha fatto sì che si che il personale, preso allo sfinimento abbia dato effettivamente il mandato a procedere con lo stato di agitazione”.
“Da mesi oramai – prosegue la funzionaria sindacale – le lavoratrici all’interno della Comunità stanno lavorando in situazioni precarie. Il mancato rispetto del personale  all’interno di un servizio che gestisce minori fragili è ingiustificabile. La violazione della Privacy dei lavoratori, attraverso l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza in totale contrasto con la norma di legge all’interno della Comunità, gli atteggiamenti irrispettosi di minacce e accuse verso il personale da parte del Presidente -Vicepresidente e Coordinatore-Educatore rende il lavoro insostenibile, oltre al mancato rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza, come ad esempio il mancato rispetto delle 11 ore di stacco, fra un turno e l’altro e la presenza di un solo operatore notturno, senza sistemi di soccorso, come ad esempio uomo a terra. Si rilevano violazioni anche contrattuali e mancato rispetto dell’integrativo provinciale. Ci vengono segnalate, inoltre, la carenza di derrate alimentari e di beni per l’igiene oltre alla mancata erogazione del pocket money. L’unica nota positiva è il rapporto fra i ragazzi, e il personale, di massimo rispetto fra le parti e questo onore ad entrambi”
Nel proclamare lo stato di agitazione, le Fp Cgil Mantova ha deciso di sospendere tutto il lavoro straordinario e supplementare e ha chiesto un di tentativo di raffreddamento presso la Prefettura di Mantova.

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