Con il lockdown crollo di tutti i reati. Furti in casa diminuiti dell’80%, tante le attività dei carabinieri a supporto delle comunità

MANTOVA – Un drastico calo dei reati in provincia di Mantova tra il 1° marzo e il 17 maggio di quest’anno rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il motivo principale è ovviamente il lockdown che ha tenuto a casa la gente. Tempi duri ad esempio per i ladri con i furti che infatti sono diminuiti del 66% passando dai 1061 del 2019 ai 361 di quest’anno. I colpi in abitazione addirittura sono diminuiti di oltre l’80% passando dai 250 di un anno fa ai 47 del 2020.
A dispetto di quanto verrebbe da pensare sono calati anche quei reati che solitamente vengono commessi all’interno degli ambienti domestici come lesioni, percosse e violenze sessuali. Complessivamente il totale dei delitti si è più che dimezzato: 2665 nel periodo marzo-maggio 2019 contro i 1197 di quest’anno.
“La pandemia, che ha tristemente interessato il nostro Paese – spiegano dal Comando Provinciale Carabinieri di Mantova – è stata contenuta e ridimensionata con provvedimenti governativi draconiani, che, adottati anche in tutti gli altri Paesi del mondo, hanno limitato il contagi. L’Arma dei Carabinieri ha continuato a svolgere i propri compiti istituzionali, implementando la propria attività con servizi volti a far rispettare i provvedimenti governativi anti-covid. Procedendosi ad un’analisi comparata dell’andamento dei reati nella provincia di Mantova dei periodi 1 marzo 2019/17 maggio 2019 e 1 marzo 2020/17 maggio 2020, la percezione diffusa e prevedibile di un calo dei reati trova effettivamente conferma nei numeri.”

In particolare si evidenzia la diminuzione:

  1. del totale dei delitti: 1197 (a fronte dei 2.665 del 2019);
  2. delle rapine: 4 (a fronte delle 12 avvenute nel 2019);
  3. dei furti: 319 (contro i 1061 del 2019) di cui:
  • 47 in abitazione a fronte dei 250;
  • 43 furti in esercizi commerciali a fronte dei 98;
  • 11 furti con destrezza a fronte dei 102.

Il calo si è registrato, nonostante la permanenza di ognuno presso la propria abitazione, anche per quei reati più riconducibili all’ambiente domestico, anche se non esclusivamente generati in esso:

  1. lesioni: 39 ( a fronte delle 109 del 2019);
  2. percosse: 11 (a fronte dei 32);
  3. minacce: 51 (a fronte delle 117);
  4. violenze sessuali: 5 (contro 6 del 2019).

L’impegno profuso da tutti i Comandi stazione carabinieri della provincia per preservare le persone anziane costrette a restare in casa per il lockdown dall’aumentato pericolo di essere vittima dei truffatori ha portato ottimi risultati: le truffe ai loro danni sono state solamente 10, il 66% in meno dello stesso periodo del 2019 (erano state 31).

Con riferimento ai significativi risultati operativi di contrasto alle violazioni in materia di Covid-19, i servizi esterni del Comando Provinciale di Mantova, quotidiani ed articolati sulle 24 ore in tutta la provincia, hanno permesso (alla data del 17 maggio) di controllare 37.559 persone, di cui

  • 852 sanzionate per l’inosservanza dell’art. 4 comma 1 del D.L. n.19;
  • 12 denunciate per l’art. 495 c.p. (falsa attestazione di generalità);
  • 39 denunciate per l’art. Art 260 R.D. 1265/1934 (testo unico delle leggi sanitarie);
  • 183 per altri reati.

Controllati anche 320 esercizi commerciali, di cui 5 sanzionati.

I servizi, svolti in maniera congiunta fra le diverse specialità dell’Arma dei Carabinieri – agli uomini del Comando Provinciale di Mantova si affiancano gli uomini dei reparti speciali quali Carabinieri Forestali, nonché del Nucleo Ispettorato del Lavoro- e finalizzati a verificare che venisse rispettato il regime autorizzativo circa le categorie ammesse alla riapertura e vi sia sui luoghi di lavoro l’attuazione delle misure precauzionali di contenimento del contagio, hanno evidenziato una particolare attenzione alle prescrizioni impartite da parte delle aziende. Alla data del 17 maggio 2020, sono state controllate 825 aziende e 4.295 i lavoratori, di cui 455 stranieri: solo 4 le aziende sanzionate e 14 il totale delle sanzioni amministrative. Individuati 3 lavoratori in nero.

OPERAZIONI DI RILIEVO DURANTE IL LOCKDOWN

Nonostante il lockdown, quindi il minor flusso di cittadini in movimento, i risultati operativi dei carabinieri a livello provinciale sono addirittura cresciuti, così gli arrestati ed i denunciati sono stati rispettivamente 70 e 753 (nello stesso periodo del 2019 erano stati 60 gli arresti e 641 le denunce).

Durante il lockdown numerose le operazioni di rilievo, fra le quali:

26 marzo 2020

I carabinieri di Asola arrestano marito violento: dopo anni di sofferenza per le minacce e le aggressioni fisiche una donna ha trovato la forza di raccontare tutto ai carabinieri e far sì che potesse essere chiesta alla Procura della Repubblica di Mantova un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tunisino 56 enne arrestato.

 8 aprile 2020

I carabinieri della Compagnia di Mantova arrestano un 25enne romeno, senza fissa dimora, nullafacente, già noto alle FF.PP. e sottoposto a misura di prevenzione personale, per estorsione continuata ed aggravata ai danni di persona portatrice di minoranza psichica: l’arrestato, dalla metà del mese di marzo, usando violenza psicologica contro il disabile, in un crescendo di gravità dei metodi, costringeva la vittima a sborsare denaro, per cifre oscillanti tra i 50 ed il 500 euro.

10 aprile 2020

I carabinieri di Guidizzolo, a seguito di una speditiva attività d’indagine, rintracciano e fermano un 26enne originario del Marocco, in Italia senza fissa dimora, per violenza sessuale: poco prima l’uomo aveva aggredito una donna, in sella alla sua bici, lungo una strada di periferia.

13 aprile 2020

I carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Mantova dichiarano in stato di fermo due coniugi indiani, regolari sul territorio nazionale, in quanto ritenuti gravemente indiziati di concorso nel delitto di omicidio volontario premeditato di un connazionale del 1977, pregiudicato: al fermo si arrivava all’esito di serrata attività d’indagine, dopo il rinvenimento del cadavere con plurime ferite sul corpo generate da oggetto contundente. Veniva ricostruita la dinamica e la situazione vessatoria in cui la coppia viveva da tempo per il comportamento anche violento del vicino ucciso.

15 aprile 2020

I carabinieri di Castel Goffredo arrestano nonno violento: questi poco prima aveva aggredito lei ed il figlio con un tondino in acciaio. La successiva perquisizione a carico dell’uomo, 71enne del luogo, portava al rinvenimento e quindi sequestro di una carabina ad aria compressa e un revolver a salve comprensivo di munizionamento. Un successivo approfondimento investigativo portava, qualche giorno dopo, a denunciare l’uomo per i reati di detenzione illegale di arma, alterazione di arma e detenzione illegale di armi, munizioni e parti di esse sia comuni da sparo che da guerra: presso un rimorchio in disuso parcheggiato nel piazzale attiguo all’abitazione dell’uomo venivano rinvenuti e sequestrati dai carabinieri anche una pistola modificata, una carabina ad aria compressa modificata, un pugnale da sopravvivenza, una roncola, numerose munizioni di vario calibro, alcuni bossoli e munizioni da guerra, due ogive ed altro materiale.

28 aprile 2020

I carabinieri di Suzzara arrestano un cittadino rumeno, che da 15 giorni si sottrae abilmente, latitante, ad una misura cautelare: la fuga per la provincia si concludeva nell’ultimo rifugio, in un sottotetto di un condominio di Suzzara.

8 maggio 2020

I carabinieri della stazione di Cannetto sull’Oglio, nel corso di servizio mirato alla prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti, procedono all’arresto in flagranza di due marocchini, recuperando 60 grammi di cocaina e circa 3000 euro in contati, oltre a bilancino e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

11 maggio 2020

I Carabinieri di Mantova arrestato due tunisini, domiciliati nel quartiere Lunetta di Mantova, già noti alle forze dell’ordine, poiché sorpresi con 98 grammi di cocaina in un unico involucro: gli stessi, per acquistare la droga e destare meno sospetti, avevano preso un taxi per raggiungere il fornitore a Borgo Mantovano, ma durante il viaggio di ritorno erano stati fermati dai Carabinieri e immediatamente perquisiti e bloccati.

13 maggio 2020

A Castel Goffredo  i Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, in collaborazione con i carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, trovano dieci operai impegnati nella solita attività di cucitura, stiratura e confezionamento di calze, di cui quattro regolarmente assunti e sei lavoratori in nero di cui uno clandestino, tutti sfruttati con paghe miserevoli e impiegati nelle attività con turni massacranti di 12 ore al giorno consecutive. I militari hanno proceduto all’arresto del titolare ritenuto responsabile dei reati di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro – trarre ingiusto profitto favorendo la permanenza su territorio italiano cittadini stranieri – sfruttamento della manodopera clandestina”.

Hanno pure proceduto al sequestro del laboratorio e della merce per un valore complessivo di circa 130.000 euro, oltre alle sanzioni amministrative di circa euro 25.000.

13 maggio 2020

La Stazione Carabinieri di Roncoferraro esegue una misura di custodia cautelare in carcere  nei confronti di due soggetti, entrambi di nazionalità romena e pregiudicati, poiché ritenuti responsabili dei reati di concorso in rapina, furto, danneggiamento e resistenza a P.U., tutti consumati nella notte del 28 aprile in più comuni della provincia di Mantova: i malviventi, che erano già sottoposti a misura di prevenzione personale, quella notte, dopo aver rubato una autovettura, si erano prima introdotti in un bar di Villimpenta ed in una sala slot di Ostiglia, asportando delle slot machine e un dispositivo cambiamonete, per poi, intercettati dai Carabinieri, darsi alla fuga in un prolungato inseguimento, fino a quando si sono visti costretti ad abbandonare l’auto, per nascondersi nei campi. I due, nei giorni successivi e a seguito di specifica attività investigativa finalizzata alla cattura, erano stati rintracciati uno presso la stazione ferroviaria di Nogara (VR) e l’altro in Bentivoglio (BO), presso l’abitazione di un congiunto, per poi essere condotti nel carcere di via Poma in Mantova.

VICINI ALLA GENTE ANCHE DURANTE IL LOCKDOWN

La tradizionale vocazione di vicinanza alla popolazione, che caratterizza quotidianamente il servizio di ogni carabiniere, ha trovato, durante il periodo del lockdown, ancor più concretezza nello slancio di generosità da parte di diversi Comandi Stazione: alcune, avuta notizia della carenza di mascherine tipo chirurgico in alcune case di riposo, si sono adoperate per reperirne da aziende temporaneamente chiuse e poi distribuirle; altre Stazioni hanno consegnato ingenti quantità di prodotti alimentari, prevalentemente di prima necessità, reperite presso aziende alimentari presenti sul territorio, per la successiva distribuzione alle famiglie già prima in difficoltà economica, aggravata poi dalla grave emergenza sanitaria; carabinieri si sono messi personalmente a disposizione di persone anziani nelle diverse circostanze, come quella, data l’assenza di personale tecnico a causa dell’emergenza epidemiologica, nei confronti di un’anziana di San Benedetto, che, presso la propria abitazione, si trovava in grosse difficoltà col funzionamento della propria caldaia.

Numerose, in fine, anche nella provincia mantovana, le richieste pervenute ai Comandi Stazione da parte dei cittadini ultrasettantacinquenni, per ricevere fino a casa la propria pensione, ritirata dai carabinieri tramite apposita delega: frutto di apposita convenzione sottoscritta da Poste Italiane ed Arma dei Carabinieri, il servizio, totalmente gratuito, rappresenta pienamente il ruolo strategico e di vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili da parte dei Carabinieri, presenti capillarmente sull’intero territorio nazionale.