Confartigianato: “Errori nei dati Covid, ora ristori adeguati alle attività danneggiate”

MANTOVA – Confartigianato di Mantova interviene sulla questione dei dati errati che hanno portato in zona rossa la Regione Lombardia: “Era già sentore qualche settimana fa – spiega l’associazione -, che i dati dei contagi non fossero sempre aggiornati, e soprattutto che i risultati delle formule di calcolo non fossero coerenti con la realtà. La Regione Lombardia si è trovata a subire una chiusura di gran parte delle attività per un errore nel logaritmo di calcolo. Ora come si può giustificare agli artigiani che si è trattato di un errore? Artigiani che una settimana fa erano increduli, esasperati da un futuro incerto che si protrae ormai da un anno  Se le imprese sbagliano, devono pagare lo Stato. E se sbaglia lo Stato?”
“Dopo la conferma dei gravi errori che hanno bloccato la Regione Lombardia – prosegue l’associazione -, locomotiva d’Italia, nella zona rossa, inutilmente, Confartigianato chiede due cose molto semplici:
1. che sia fatta chiarezza sulle responsabilità vere di questi errori e se ne traggano le dovute conseguenze nel rispetto dei sacrifici fatti da tutti i cittadini;
2. che si provveda urgentemente a ristorare le attività economiche che sono state inutilmente penalizzate, senza che questo avesse effetti reali sul contenimento dell’epidemia.
Siamo coscienti che sia assoluta priorità la tutela della salute, ma in un contesto di regole, per le attività produttive e di servizio, chiare e trasparenti. È legittimo esigere un controllo preciso e accurato dei dati prima di prendere decisioni che hanno conseguenze su chi ha sofferto maggiormente in questa pandemia. Lo chiediamo ancora una volta in pieno spirito collaborativo verso le Istituzioni e senza scivolamenti verso facili strumentalizzazioni, ma nella convinzione che siano entrambe priorità irrinunciabili la protezione della vita di tutti (a partire dai più fragili) e il mantenimento dell’efficienza del tessuto produttivo, che peraltro contribuisce a tenere in piedi anche i servizi essenziali come la sanità ed il sistema pubblico di Welfare. Abbiamo sempre creduto che il rigore debba essere massimo, come massima deve però anche essere la serietà. Ci attendiamo dunque, risposte rapide e soddisfacenti”.