Confcommercio: “Fase 2, migliaia di imprese a rischio. Servono vera liquidità e riaperture più celeri”

Ercole Montanari

MANTOVA – “Con questa fase 2 si rischia di far fallire migliaia di imprese, anche nel mantovano, e un collasso dell’economia, imprenditori e cittadini sono esasperati e disperati”. Usa parole che arrivano dalle imprese Ercole Montanari, presidente di Confcommercio Mantova, per commentare l’ultimo decreto.

Una ripartenza troppo cauta che  penalizza in maniera irreversibile il terziario di mercato e il turismo, cioè tutte quelle aziende chiuse dall’inizio dell’emergenza. Le date di riapertura, il 18 maggio per i negozi, il primo giugno per i pubblici esercizi, addirittura nessuna previsione per i locali dell’intrattenimento e molte altre categorie che rappresentiamo, sono insostenibili. Ogni giorno di chiusura in più produce danni gravissimi e mette a rischio imprese e lavoro. Solo per il settore della ristorazione, stimiamo, a livello nazionale, altri 9 miliardi di euro di danni che portano le perdite totali a 34 miliardi dall’inizio della crisi: moriranno oltre 50.000 imprese e 350.000 persone perderanno il loro posto di lavoro”.

“Il decreto liquidità stenta a decollare – prosegue Montanari – ora diventa vitale il sostegno finanziario alle aziende con indennizzi a fondo perduto che ancora mancano all’appello. Molti dipendenti stanno aspettando la cassa integrazione mentre i 600 euro dell’Inps, un importo estremamente limitato, vengono liquidati dopo un iter assurdo e tortuoso”.

Per il numero uno di Confcommercio Mantova “servono risorse e servono subito a fondo perduto perché il conto alla rovescia è iniziato. Siamo ancora fiduciosi che, sulla strada del confronto dall’incontro che vi sarà ad ore fra il nostro presidente Sangalli e il premier Conte possa emergere una proposta che consenta di anticipare i tempi della ripartenza per le nostre imprese senza mai perdere di vista la sicurezza delle persone. C’è in gioco il futuro dell’economia italiana e del Paese tutto”.