Confesercenti: con le chiusure forzate dei negozi passano al web 83 milioni di euro di vendite al giorno

MANTOVA – Con le chiusure forzate dei negozi, passano al web 83 milioni di vendite al giorno. Questo il dato fornito da Confesercenti: il presidente Gianni Rebecchi commenta  così l’ultimo aggiornamento sulla questione Black Friday “Grande delusione per il mancato accordo sullo spostamento delle promozioni, persa l’occasione per fare qualcosa di concreto per le imprese. Abbiamo presentato un esposto all’antitrust per segnalare la grave distorsione della concorrenza che si è creata con le restrizioni anti-contagio. E per ridurre il gap abbiamo chiesto al Governo di esercitare una moral suasion su piattaforme di ecommerce, grande distribuzione e negozi di vicinato per posticipare il Black Friday fino alla data di riapertura dei negozi. Una soluzione che hanno già applicato in Francia, che non danneggia alcuno ma dà a tutti la possibilità di competere. Purtroppo è mancato l’accordo tra i rappresentanti delle imprese”  

L’analisi del Direttore Confesercenti Davide Cornacchia prosegue sulla stima di Fismo, l’associazione delle imprese del commercio moda Confesercenti: “Black Friday e Black Weekend, quest’anno, marcano davvero un periodo nero per il commercio. Le restrizioni imposte ai negozi rende impossibile alle imprese di vicinato partecipare all’evento promozionale. Uno squilibrio concorrenziale che rischia di spostare dai negozi fisici al web 83 milioni di euro di vendite al giorno dall’inizio della settimana del Black Friday al termine degli sconti.”

Il direttore rileva che non è solo la spesa in abbigliamento e accessori a subire il travaso ma un impatto significativo comincia a sentirsi su giochi e giocattoli per ragazzi e bambini (20 milioni di euro trasferiti verso l’e-commerce ogni giorno), la tecnologia e gli elettrodomestici (15 milioni al giorno per entrambi i comparti), e la vendita di libri (circa 300mila euro al giorno). 

Confesercenti ritiene che “sia giunto il momento di ragionare sulla web tax, ma il dibattito si trascina da anni e il commercio aveva e ha bisogno di interventi urgenti. Migliaia di negozi rischiano di chiudere definitivamente i battenti tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, con gravi ripercussioni sull’occupazione e sulla vita di tutti”.

“Confidiamo – dice l’associazione – che i consumatori dove possibile, scelgano un negozio di vicinato per gli acquisti, sostenere l’economia del territorio e l’occupazione per non avere più problemi di quelli che abbiamo oggi”.