Confindustria Mantova, Giovanni Fabiani il nuovo Presidente del Comitato Piccola Industria

da sx Fabiani, Luitprandi, Liotti

MANTOVA – E’ Giovanni Fabiani il nuovo Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Mantova. Fabiani è stato eletto giovedì sera dal Consiglio della Piccola e succede a Giorgio Luitprandi, che prosegue il suo impegno come presidente regionale lombardo. Alla vice presidenza è stata eletta Maria Rita Liotti.

Tavolo dei relatori, da sx Liotti, Fabiani, Baroni, Luitprandi, Bianchi, Marenghi

Chi è Fabiani
Amministratore Delegato della Contifibre, produttore di filati che impiega 32 dipendenti con grande vocazione all’export (quasi il 90% del fatturato), Fabiani è laureato in Economia e Commercio ed ha già ricoperto ruoli direttivi in Confindustria Mantova e nel Centro Servizi Calze di Castel Goffredo tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000: “La mia linea di indirizzo sarà in continuità con quanto realizzato da Giorgio – ha spiegato alla prima uscita da presidente – spingendo su innovazione e digitalizzazione nelle Pmi. Credo sia doveroso inserire tra le priorità l’energia. Sarà opportuno come primo atto da presidente avviare un giro di consultazioni tra i colleghi per identificare eventuali esigenze”.

Grande entusiasmo nell’assumere il ruolo anche per Maria Rita Liotti, della Olibar Food, azienda che produce condimenti monodose e occupa circa 50 dipendenti, con una quota di export pari al 40%.
A salutare il presidente uscente ed augurare buon lavoro ai neoeletti c’erano il presidente di Confindustria Mantova Edgardo Bianchi, il vice presidente nazionale Alberto Marenghi ed il presidente nazionale della Piccola Industria, Giovanni Baroni: “Giorgio Luitprandi ha sempre puntato sull’innovazione come chiave per promuovere la crescita – ha commentato Baroni – A lui va un grande ringraziamento. Al suo successore Giovanni Fabiani rivolgo invece non solo le mie congratulazioni, ma tutta la disponibilità a lavorare insieme per affrontare la sfida non meno difficile che ci attende, tra una contingenza complicatissima – prezzi energetici e delle materie prime, tassi di interesse in crescita, inflazione, guerra in Ucraina – e un futuro che probabilmente sarà molto diverso dal mondo che abbiamo conosciuto fino a oggi, anche per le nostre imprese”.