Coniugi senzatetto, il Comune di Viadana: “Servizi sociali a lavoro”

In foto il Comune di Viadana

VIADANA – Massima attenzione da parte del Comune di Viadana ai due coniugi senzatetto segnalati nelle scorse settimane ai servizi sociali. Questo quanto emerso ieri nel corso del consiglio comunale che ha visto l’assessore Mariagrazia Tripodo rispondere all’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Silvio Perteghella.

Ad oggi i coniugi hanno già avuto più di un colloquio con l’assistente sociale da cui è emerso come non abbiano intenzione di soggiornare in una comunità, “che tra l’altro al Comune costerebbe circa 100 euro al giorno a persona per un totale di 6000 al mese”, ha precisato l’assessore. La volontà dei due sarebbe, infatti, avere un alloggio comunale: possibilità, questa, che richiede però una determinata prassi” e “particolari requisiti”.
Dall’assessore precisazioni anche su presunto ritardo con cui sarebbe stata affrontata la situazione che “non è da attribuire a scarsa volontà da parte nostra, alla mancanza di personale o alla mancata collaborazione o diatriba con il Sindaco di Commessaggio”, continua Tripodo. “Più volte le assistenti sociali dei due Comuni e noi amministratori ci siamo confrontati per valutare le soluzioni adeguate che vadano oltre la pur apprezzabile campagna di solidarietà messa subito in atto da alcuni cittadini ed amplificata a livello mediatico sui social network. I servizi sociali hanno anche provato a contattare alcuni dei 9 figli, tutti maggiorenni, alcuni risiedono e lavorano in Italia, per far loro presente che in base all’articolo 433 e seguenti del codice civile “i figli sono obbligati a contribuire agli alimenti del genitore in stato di bisogno, in proporzione alle loro sostanze”. Non abbiamo avuto nessun riscontro positivo da parte loro”.

Infine, una stoccata al consigliere di minoranza. “Lei lo sa quanti sono i viadanesi in difficoltà che hanno vergogna a chiedere aiuti al Comune? Non si dovrebbero prima aiutare questi nostri concittadini? La strumentalizzazione politica e mediatica di tali situazioni non agevola il lavoro degli uffici del servizio sociale, mi aspetterei piuttosto delle proposte da lei che prontamente si è subito preoccupato della situazione”, conclude Tripodo.