Corneliani, il tribunale concede la proroga massima di 90 giorni per il concordato. Orezzi: “Subito il tavolo al Mise”

Corneliani, firmato l'accordo

MANTOVA – Quando è arrivata la notizia questa mattina, dallo stabilimento Corneliani si levato un urlo di gioia accompagnato da applausi “che – dicono i sindacati – più che in una fabbrica pareva di essere durante una partita allo stadio”.
E la gioia è più che giustificata perchè finalmente la notizia più attesa è è giunta: il tribunale di Mantova ha concesso il massimo della proroga di 90 giorni per il deposito del piano di concordato.
Il provvedimento è importantissimo per tentare di continuare a lavorare per il salvataggio dell’azienda consentendo agli eventuali investitori di avere un quadro preciso della situazione e poter avanzare così delle proposte.
Al momento,  l’unico interesse concreto sembra essere quello di BasicNet dell’imprenditore torinese Marco Boglione, azienda proprietaria dei marchi Kappa, Robe di Kappa, k-Way, Superga, Jesus Jeans, Briko e Sebago. 
Anche in questi ultimi giorni alcuni collaboratori di Boglioni erano in Corneliani
per acquisire nuovi dati dopo la visita delle scorse settimane dello stesso imprenditore prima nello stabilimento di Mantova e poi in quelli di Slovacchia e Romania.
Grazie alla proroga del concordato ora c’è tempo fino al 15 aprile per tentare di salvare l’azienda e i 500 posti di lavoro dello stabilimento di via Panizza (2 mila nel mondo compreso l’indotto)
Intanto ha raggiunto le 3.600 firme la petizione lanciata su change.org “Continuità in Corneliani!”, Abbiamo lanciato la petizione per spingere il consiglio di amministrazione a prendere il tempo utile per garantire la continuità produttiva necessaria per salvare le tre stagioni” spiega Michele Orezzi, segretario generale Filctem Cgil Mantova, che a proposito della proroga concessa dal tribunale dichiara: “Oggi è una bella giornata, ringrazio i giudici e il commissario. A questo punto chiediamo subito la convocazione di un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) nella stessa composizione della convocazione del 21 luglio scorso”